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Orso marsicano ucciso a fucilate: il WWF chiede l’intervento del Presidente del Consiglio

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 08.07.2013

“È inaccettabile che nel 2013 si spari ad un Orso bruno marsicano, specie protetta a livello europeo che vive negli Appennini in poche decine di esemplari. Ed è ancora più inaccettabile che questo avvenga all’interno di un’area naturale protetta come il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise”, denuncia il WWF Italia dopo la notizia che ne Parco Nazionale d’Abruzzo un orso è stato ucciso a fucilate, presumibilmente in una esecuzione con più fucili.

Foto Carlo Romano    www.carloromanoart.com

Foto Carlo Romano www.carloromanoart.com

Per questo il WWF chiede l’intervento del Presidente del Consiglio Letta affinchè coordini un’azione di diversi ministeri a tutela dell’orso marsicano.

“Chiediamo al Presidente del Consiglio Letta di intervenire urgentemente per tutelare  un patrimonio di inestimabile valore, creando un coordinamento con i Ministri competenti per indagare velocemente e con efficacia sui colpevoli di questo gravissimo reato, con l’aiuto dei nuclei investigativi del Corpo Forestale. Questo reato non può essere lasciato impunito così come i numerosi casi già avvenuti negli anni passati. Ricordiamo tutti la morte dell’Orso Bernardo e di altri due orsi nell’autunno del 2007, una strage rimasta senza colpevoli. Così come ad oggi è rimasto impunito l’avvelenamento di numerosi animali degli anni passati fino a quelli dei mesi scorsi. Ci vuole una pronta risposta da chi è chiamato a indagare: questa volta vogliamo meno chiacchiere e più fatti concreti. Chiediamo anche che si intervenga per aumentare i controlli sull’allevamento zootecnico sempre più invasivo e incontrollato, in particolare cavalli e bovini, che sta assediando il cuore delle aree protette, con animali tenuti al pascolo brado che possono essere portatori di malattie infettive che facilmente possono attaccare gli animali selvatici e quindi l’orso, già pesantemente minacciato da bracconaggio e riduzione degli habitat. Così come chiediamo di limitare l’accesso alle tante strade di penetrazione in montagna solo a coloro che hanno reali motivi per percorrerle” ha dichiarato Dante Caserta, Presidente del WWF Italia.

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