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E’ viva l’orsa Gemma, a rivelarlo il test del DNA

Le analisi dei peli di un orso hanno confermato che l'orsa Gemma, di cui si erano perse le tracce dopo che il ritrovamento del suo collare, è viva

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 25.07.2014

L’orsa Gemma è viva secondo quanto rivelano gli esami del DNA condotti dall’ISPRA. Si era pensato che l’orsa potesse essere morta dopo che il suo collare era stato trovato appeso ad un ciliegio che era solita frequentare.

Dopo il ritrovamento del collare l’orsa Gemma non si era fatta più vedere nei dintorni di Scanno, il paese in cui era solita aggirarsi in cerca di cibo facile, ma erano invece aumentate le incursioni di un’orsa in alcuni paesi vicini. Raccogliendo i peli lasciati dall’animale in queste incursioni è stato possibile effettuare le analisi del DNA.  I peli sono stati inviati all’ISPRA, presso il laboratorio del dottor Ettore Randi, che hanno velocemente dato un responso: i peli erano quelli dell’orsa Gemma.

L'orsa Gemma ad un albero di ciliege, video ripresa qualche settimana fa

L’orsa Gemma ad un albero di ciliegie, in una video ripresa 

In questi giorni si era vissuto in un clima di apprensione: l’orsa era scomparsa proprio quando più di 500 persone avevano firmato una petizione “per la libertà” e affinchè l’orsa venisse catturata o tenuta lontana dal paese.

Quando però era stato ritrovato il collare, colui che aveva preso l’iniziativa della petizione aveva precisato di non volere l’orsa morta, ma solo che fosse assicurato a lui e ai suoi figli di camminare nelle strade del paese senza incorrere nel rischio di incontrare l’orsa.

In effetti l’orsa Gemma era un’abitudinaria presso gli alberi da frutto e i pollai di Scanno, ma mai si è registrato un attacco agli umani, che peraltro, da parte loro, non  hanno facilitato la gestione del fenomeno, inseguendo l’orsa con i fari dentro e fuori dal paese. Quando quest’abitudine degli umani è stata vietata con un’ordinanza del comune e, dopo un anno, l’ordinanza ha prodotto una multa, parte degli abitanti di Scanno hanno chiesto al Sindaco, senza successo, che l’ordinanza venisse sospesa.

L’orsa entra nel paese perchè vi trova del cibo facile e una volta imparato dove si trova torna a procurarselo, preferendo le fonti artificiali a quelle naturali. Il paese di Scanno è ricco di orti, pollai e alberi da frutto che sono facilmente raggiungibili dall’orsa. Gli esperti le chiamano “fonti trofiche”. E’ opinione comune fra gli esperti che fino a quando non sarà eliminato l’accesso alle fonti trofiche nei paesi non ci sarà speranza che l’orsa perda la sua abitudine a nutrirsi presso orti e pollai.

Il progetto europeo LIFE ARCTOS prevedeva in una specifica azione dedicata agli orsi confidenti che le fonti trofiche venissero censite e messe in sicurezza. Ad oggi però i dati ufficiali relativi a questo obiettivo non sono ancora noti.

L’orsa Gemma, a detta degli esperti, è un pezzo importante della popolazione di orsi più a rischio del mondo. Con 50 esemplari all’ultima stima, pur dimostrando una ottima riproduttività, la popolazione è minacciata molto seriamente dall’altissima mortalità, soprattutto delle femmine, per cause antropiche. Gemma, negli anni precedenti, è stata una femmina prolifica e per questo la sua sopravvivenza è ritenuta importante per la popolazione.

 

 

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