L’aspirina, il farmaco assunto da milioni di persone in tutto il mondo per allontanare il dolore e ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiache, potrebbe essere utile per prevenire il cancro al colon retto.
Un crescente corpo di evidenze suggerisce che l’assunzione di aspirina può ridurre le probabilità di un individuo di sviluppare il cancro del colon-retto e forse altri tumori maligni, ma accertare se le evidenze sono tanto robuste da permettere la prescrizione a milione di persone sane è oggetto di dibattito.
Al Congresso ESMO (European Society for Medical Oncology) del 2012 a Vienna entrambe le parti sia quella contraria che quella favorevole si confrontano. Gli scienziati contrari ritengono che altri studi debbano essere effettuati per assicurarsi che il target dell’aspirina sia efficiace considerando le predisposizioni genetiche e gli effetti collaterali.
Fra i relatori il prof Robert Benamouzig del Dipartimento di Gastroenterologia, dell’ Ospedale di Avicenna, a Bobigny, in Francia.
“L’efficacia dell’aspirina nella prevenzione del cancro del colon-retto è stata resa evidente da più di venti anni di ricerca”, ha detto il prof Benamouzig.
“Nel 2010, i ricercatori hanno pubblicato i 20 anni di follow-up di cinque studi combinati randomizzati che valutavano l’effetto dell’aspirina sull’incidenza del cancro del colon-retto e della mortalità. Lo studio su più di 14.000 pazienti ha trovato che l’aspirina assunta ogni giorno a qualsiasi dosaggio ha ridotto il rischio di tumore del colon-retto del 24% e ha provocato una riduzione dei decessi del 35% dopo circa 8 – 10 anni. “
“In questi studi, la riduzione dei tassi di cancro del colon-retto è, in sostanza, un effetto collaterale del trattamento. Nessuno degli studi aveva una tale riduzione come effetto primario. Tuttavia, l’evidenza che l’aspirina è efficace per prevenire questi tumori del colon-retto è molto forte, ” ha spiegato il prof Benamouzig.
Contrario all’aspirina è il prof Nadir Arber, direttore del Centro per la Prevenzione integrata del Tel Aviv Sourasky Medical Center in Israele.
“I FANS e l’aspirina in particolare, sono molto promettenti nella prevenzione secondaria della neoplasia colorettale, tuttavia il loro ruolo nella prevenzione primaria non è ancora provata,” ha spiegato il prof Arber. “Questo significa che la maggior parte della popolazione non ha bisogno, e non ha intenzione di beneficiare dell’uso di aspirina. Detto questo, specifiche popolazioni ad alto rischio sono sicuramente in grado di beneficiare dell’assunzione dell’ aspirina (…). In futuro in base al profilo genomico, saremo in grado di identificare le persone che sono ad alto rischio di sviluppare tumori colorettali e che potrebbero trarre beneficio dalla terapia con aspirina. “
Durante la discussione, il Prof. Arber presenterà i dati preliminari che mostrano come l’efficacia e la tossicità dell’aspirina nella prevenzione del cancro può essere prevista sulla base di alcuni dati genetici.
Prima che l’aspirina possa essere usata per prevenire questi tumori, abbiamo bisogno di sviluppare i mezzi per identificare le persone che possono beneficiare del farmaco senza sviluppare effetti collaterali, ha detto il prof Arber. I rischi dell’assunzione dell’aspirina includono il sanguinamento gastrointestinale e l’emorragia intracranica. “Abbiamo bisogno di uno studio che misuri la morbilità e la mortalità generale e la non efficacia e la tossicità di un singolo organo o di una malattia, come le malattie cardiovascolari,” ha detto.
Per esperienza personale :sono anziano (75)e mi è stata prescritta una pillola giornaliera per la pressione ed una mini-aspirina per fluidificare il sangue.Non posso però assumere giornalmente la mini aspirina perchè altrimenti al minimo trauma compaiono sotto la pelle delle piccole emorragie.Forse la causa potrebbe essere la fragilità dei capillari, ma perchè se non assumo aspirina il fatto non si verifica?Massimo Schiavi