Il rover Curiosity ha cominciato a svolgere il suo ruolo di esploratore di Marte. Ha lasciato il luogo dell’atterraggio e ha cominciato a dirigersi verso Glenelg, un luogo scelto dagli scienziati perchè particolarmente interessante dal punto di vista della composizione del terreno.
Glenelg è a 400 metri, ma Curiosity impiegherà alcune settimane per raggiungerlo. Qunado sarà giunto a destinazione, Curiosity comincerà le sue operazioni di prelievo e analisi del terreno.
La missione di Curiosity ha come obiettivo lo studio del terreno di Marte per trovare indizi della vita sul pianeta. Il laser che Curiosity utilizzerà, funziona con uno spettrometro che invia i suoi dati direttamente sulla Terra. Attraverso lo spettro sarà possibile capire che tipo di elementi sono presenti sul pianeta.
Il rover ha già fatto i suoi controlli delle ruote, del braccio robotico, del laser. Si era già spostato, martedì scorso, di 16 metri, per controllare una zona interessata dai gas di scarico di uno dei motori che hanno aiutato il rover nell’atterraggio.
“Oggi inizia davvero il nostro viaggio verso la prima destinazione, Glenelg, ed è bello vedere un po’ di suolo marziano sotto le nostre ruote”, ha dichiarato il direttore della missione Arthur Amador del NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California “Tutto è andato splendidamente, proprio come i nostri progettisti rover lo avevano progettato. “
Glenelg è un luogo speciale perchè si intersecano tre tipi di terreno. Per questo è stato scelto come luogo da cui reperire informazioni utili per la missione.
“Siamo sulla buona strada, anche se Glenelg è ancora a molte settimane di distanza”, ha detto il Project Scientist John Grotzinger del California Institute of Technology di Pasadena. “Abbiamo in programma di fermarci solo per un giorno, ma la prossima settimana circa faremo una sosta più lunga.”
Durante la sosta in un sito ancora da determinare, Curiosity testerà il suo braccio robotico e gli strumenti di contatto alla fine del braccio. Nella posizione raggiunta martedì, la fotocamera Mast (Mastcam) raccoglierà una serie di immagini della destinazione finale della missione, alle falde del vicino Monte Sharp. Un mosaico di immagini dalla posizione verrà utilizzato insieme alle immagini della Mastcam della montagna presa dal punto in cui il rover è atterrato, Landing Bradbury. Il mosaico fornirà informazioni più precise sulle caratteristiche dei luoghi.