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Curiosity: la prima destinazione su Marte si chiama Glenelg

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 18.08.2012

Gli scienziati della missione Curiosity hanno annunciato ieri che hanno scelto il luogo di destinazione su Marte per il loro rover. Il posto è stato denominato Glenelg ed ha la caratteristica di essere un incrocio di tre tipi diversi di terreno. Intanto per prepararsi alla missione il rover Curiosity sarà testato: verrà utilizzato per la prima volta il laser per tagliare la pietra, e saranno testate le ruote provando a muovere i “primi passi” sul suolo marziano. Tutte questi piccoli test sono grandi passi, “importanti prime volte” per la storia dell’umanità. E’ infatti la prima volta che una strumentazione tanto avanzata arriva sul Pianeta Rosso. Per cercare tracce della vita, è vero. Ma anche, come ha detto il presidente Obama quando ha telefonato al JPL, per preparare la prima missione umana su Marte.

“Con un punto di atterraggio come il Gale Crater, potevamo scegliere qualunque direzione sulla bussola per il nostro primo spostamento”, ha detto Grotzinger, Principal Investigator di Curiosity. “Abbiamo avuto molti concorrenti forti. E’ il dilemma planetario che tutti gli scienziati sognerebbero, ma si può andare solo in un posto per la prima perforazione di un campione di roccia su Marte. La prima perforazione sarà un momento importantissimo nella storia della esplorazione di Marte. ”

Il viaggio verso Glenelg farà dirigere il rover 400 metri a est-sud-est dal sito in cui è atterrato. Uno dei tre tipi di terreno è la roccia stratificata, un tipo di roccia su cui gli scienziati investono molte speranze.

Su Marte non c’è il GPS, ha spiegato Grotzinger, perciò le indicazioni verranno fornite da “una stanza piena di ingegnieri” che forniranno i dati per direzionare il rover.

Prima di partire per il viaggio, la strumentazione che verrà utilizzata sarà testata. Perciò sabato sera, ora americana, si proverà il laser che dovrebbe incidere la pietra, chiamato ChemCam, perchè il laser lavora in coordinazione con una telecamera. Sarà la prima volta che un potente laser viene utilizzato sulla superficie di un altro mondo.

“La roccia “Rock N165″ si presenta come una tipica roccia di Marte, ed è larga circa tre centimetri. Si trova a circa 10 metri di distanza”, ha detto Roger Wiens, ricercatore principale dello strumento ChemCam del Los Alamos National Laboratory nel New Mexico. “Stiamo andando a colpire con 14 millijoule di energia 30 volte in 10 secondi.”

Nei prossimi giorni gli ingegneri testeranno le ruote facendole ruotare a destra e a sinistra e facendole tornare nella posizione dritta. Poi il rover proverà a ruotare di 90 gradi e ad andare a vanti e indietro per brevissime distanze (circa 2 metri).

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