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Popolazione orso marsicano: Sammuri si complimenta, ma Zanoni interroga il parlamento europeo

Scritto da Federica di Leonardo il 02.09.2012

Dopo i primi risultati provvisori degli avvistamenti delle femmine di orso marsicano con i piccoli realizzati nell’ambito del progetto LIFE ARCTOS finanziato con fondi europei, le reazioni sono state decisamente diversificate. Gli avvistamenti danno per certi 8 piccoli da 4 femmine.

Il Parco Nazionale d’Abruzzo nella persona del Commissario Giuseppe Rossi aveva esaltato la positività del risultato, paragonandolo a quello dell’anno scorso che aveva toccato il minimo dal 2006 con solo 3 cuccioli di una sola femmina.

Il risultato pur parziale di quest’anno è stato percepito in maniera  talmente entusiasmante che alcune testate hanno parlato di ripopolamento del Parco e di popolazione in crescita.

Queste affermazioni sono state smentite su Gaianews.it sia dal commissario Rossi che dal dottor Paolo Ciucci dell’Università La Sapienza, il quale ha spiegato che “il pieno significato biologico della produttività lo si avrà interpretando la dinamica dell’intera popolazione di tutti gli orsi come da stima del 2011 e del 2014” .

Il censimento si effettua dal 2006, ma non è l’unico monitoraggio della popolazione di orsi. E’ stato effettuato infatti un altro tipo di monitoraggio, basato sull’analisi  genetica,  in larga parte con campioni di pelo, che integra quello delle femmine coi piccoli.

Il censimento è infatti inserito fra le attività del Progetto LIFE ARCTOS. All’interno del progetto sono previsti il censimento delle femmine coi piccoli con cadenza annuale e due censimenti “genetici”, uno nel 2011 di cui si attendono i risultati e l’altro che andrà ripetuto nel 2014. Dunque alla fine dei 4 anni di progetto sarà possibile fare le dovute valutazioni sulle condizioni della popolazione.

D’altra parte il presidente Rossi aveva spiegato “che è giusto che quando muore un orso si stia a lutto e quando invece un orso nasce, si faccia festa e si metta il fiocco rosa. Le mie dichiarazioni erano di tipo istituzionale, ‘politico’”.

Sulle nascite di quest’anno  si è espresso anche il Presidente di Federparchi Giampiero Sammuri: “I primi dati del censimento delle femmine di orso marsicano e dei loro cuccioli lasciano intendere che la prossima sarà un’annata straordinaria per questa specie”.

“I complimenti della federazione vanno al commissario straordinario Giuseppe Rossi e al suo staff per l’impegno profuso in difesa di una delle specie-simbolo della biodiversità. Si tratta di un dato ottimo se confrontato a quello del 2011, quando vennero avvistati soltanto tre cuccioli – ricorda Giampiero Sammuri – un risultato che, però, non deve far abbassare la guardia né al singolo Ente parco, né alla federazione. Gli sforzi sulla conservazione e la tutela della biodiversità nelle nostre aree protette non possono diminuire di intensità. In questo caso si è deciso di lavorare seriamente, in silenzio e con i giusti apporti scientifici. E i risultati, ottimi, sono arrivati… alla faccia dei tagli lineari”.

Nei giorni scorsi, contemporaneamente a questi avvenimenti, l’europarlamentare IdV, Andrea Zanoni, ha presentato un’interrogazione parlamentare per fermare il declino della popolazione di orso marsicano.

“Il declino di questo preziosissimo animale è dovuto anche all’incuria dei siti dove la sua tutela dovrebbe essere massima, come il Parco d’Abruzzo, e all’azione diretta di criminali come i bracconieri – spiega Zanoni – Ecco ad esempio l’avvelenamento e la caccia illegale con battute al cinghiale nei siti di Rete Natura 2000 tutelati dall’Europa come i SIC e le ZPS del Preparco autorizzate dal Calendario Venatorio della Regione Abruzzo con apertura anticipata a discapito proprio degli orsi marsicani che rischiano di non potersi alimentare con tranquillità proprio quando devono ingrassare per affrontare l’inverno. […] E poi ancora incidenti stradali dovuti alla mancanza di restrizioni, controlli e adeguati limiti di velocità nelle strade circostanti il parco”.

Secondo l’Eurodeputato, “molte delle cause di morte e disturbo potrebbero essere rimosse con maggior impegno e presidio del territorio dell’Ente Parco e con calendari venatori più rispettosi delle esigenze della fauna protetta”. Buona parte della responsabilità di questa grave situazione – chiarisce Zanoni – va sicuramente imputata ad un Ente Parco, quello d’Abruzzo, che sta facendo nulla o poco per tutelare l’orso ed il suo prezioso habitat, si legge nel comunicato dell’europarlamentare. Per questo Zanoni chiede alla Commissione se “è al corrente di questa grave situazione” e “informazioni relative all’utilizzo dei finanziamenti europei Life + Natura utilizzati per la tutela dell’Orso marsicano”, soprattutto nell’ambito del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Il monitoraggio delle femmine con i piccoli non è ancora terminato. Ci  saranno dati  e valutazioni ufficiali quando  i risultati degli avvistamenti di quest’anno saranno analizzati  dagli esperti dell’Università La Sapienza di Roma. Valutazioni sull’andamento della popolazione saranno possibili, come ha spiegato il dottor Ciucci, su un più lungo periodo di tempo e valutando anche il risultato del monitoraggio genetico.

Riguardo alla caccia in ZPE ( Zona di Protezione Esterna) del Parco è stato istituito, secondo ciò che era previsto nel PATOM (Piano di Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano),  un Tavolo Tecnico a cui partecipano il Parco, l’Università, l’ISPRA e la Regione Abruzzo. Il Tavolo tecnico sta producendo dei documenti, ma i lavori sono ancora in corso.

 

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