Nel mese di agosto l’europarlamentare IDV Andrea Zanoni, aveva interrogato il Parlamento europeo sulla situazione dell’orso marsicano. Il parlamentare metteva l’accento sull’alta mortalità, parlando di popolazione in declino e imputava la responsabilità alle istituzioni preposte alla conservazione dell’orso, in prima fila il Parco Nazionale d’Abruzzo che negli stessi giorni festeggiava la nascita di 11 nuovi cuccioli.
Foto: Franco Cera
Zanoni torna a parlare alla stampa con un comunicato affermando che l’Unione Europea indagherà sulle condizioni dell’orso marsicano nell’Appennino centrale. L’attenzione questa volta, va ai fondi europei investiti nella conservazione degli animali: “I contribuenti europei hanno il diritto di sapere come questi soldi sono spesi”afferma Zanoni.
Il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik ha così risposto all’interrogazione di Zanoni “La Commissione ha già avviato un’indagine (EU Pilot 3202/12/ENVI) per verificare che in tutte le zone dell’Abruzzo in cui è presente l’orso marsicano (Ursus arctos marsicanus) siano effettivamente vietate certe pratiche venatorie che potrebbero minacciare questa specie protetta”.
Nella sua risposta, il Commissario Ue ha anche precisato che “spetta all’Italia adottare i provvedimenti necessari per conseguire una protezione rigorosa dell’orso ai sensi della direttiva 92/43/CEE (direttiva Habitat)”. A questo proposito, Potočnik precisa che, dal 2007 ad oggi, ben tre progetti riguardanti l’orso bruno marsicano (ed altri carnivori) hanno beneficiato di un finanziamento nell’ambito del programma LIFE+ per un costo totale stimato a 10.224.707 euro, di cui 5.168.356 euro di contributo LIFE+.
“L’interessamento concreto dell’Ue è una buona notizia.” ha detto Zanoni “Adesso si faccia luce su come l’Italia ha usato i fondi europei del LIFE +.
“I cittadini italiani ed europei hanno il diritto di sapere come questi soldi sono stati spesi”, incalza Zanoni, che invita le autorità a fare tutto il possibile per “contrastare il bracconaggio nei confronti dell’orso e a vietare tutte quelle pratiche dannose alla sua sopravvivenza fino ad oggi troppo spesso tollerate dalle autorità localmente coinvolte” .
Secondo l’eurodeputato la maggior parte delle responsabilità ricadono sui calendari venatori “poco rispettosi” e sull’Ente Parco che, secondo Zanoni, “sta facendo poco per tutelare l’orso ed il suo prezioso habitat.”
“Adesso attendiamo l’esito dell’indagine europea – conclude l’eurodeputato – speriamo di non doverci trovare di fronte all’ennesima vergogna italiana”
Condivido quanto affermato da Silvano Di Pirro.
I cittadini del Parco chiedono una grande operazione verità sullo stato di salute dell’Orso Bruno Marsicano. Chiedono di conoscere le cause che stanno mettendo a serio rischio la sopravvivenza del “nostro” orso. Pretendono di conoscere la verità!!