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Consumo di marijuana: possibile relazione con ansia e depressione

Secondo una ricerca il consumo di maijuana potrebbe essere connesso con lo sviluppo di ansia e depressione

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 18.07.2014

L’abuso di marijuana riduce la reattività del cervello alla segnalazione della dopamina, secondo un nuovo studio pubblicato sui Proceedings of the National Academies of Science. Lo studio metterebbe in relazione il consumo di cannabis con l’ansia e la depressione.

L’abuso di droghe come la cocaina stimola la segnalazione nel cervello del neurotrasmettitore della dopamina, un meccanismo che secondo molti ricercatori starebbe alla base degli effetti gratificanti delle droghe.

Marijuana e danni al cervello

Questa relazione non era stata ancora dimostrata per la marijuana: alcuni studi riportano un aumento nella segnalazione della dopamina dopo l’assunzione della droga, ma altri no.

Per studiare l’impatto della marijuana sul cervello umano, Joanna Fowler e i suoi colleghi hanno esaminato come i cervelli di 24 tossicodipendenti da marijuana hanno reagito agli psicostimolanti a base di metilfenidato, un farmaco che elevando la dopamina extracellulare fornisce un surrogato per la reattività alla stimolazione della dopamina. A questi 24 è stato affiancato un gruppo di controllo che non consumava cannabis.

Utilizzando test sulla personalità standardizzati e due tipi di brain imaging, gli autori hanno scoperto che coloro che consumavano marijuana avevano variazioni nel comportamento, cardiovascolari e cerebrali a a causa della risposta della dopamina al metilfenidato, rispetto al gruppo di controllo.

Constatando che le differenze non possono essere inequivocabilmente attribuite alla riduzione del rilascio della dopamina, gli autori ipotizzano che ci sia un effetto a valle nello striato, una zona che gestisce il senso di ricompensa nel cervello che potrebbe contribuire a comportamenti di dipendenza dalla marijuana legati ad una emozionalità negativa e una tendenza alla depressione e all’ansia.

Gli studi degli effetti della cannabis sono molteplici. Mentre l’uso terapeutico continua a trovare riscontri, gli effetti sui consumatori abituali vengono riconosciuti come molteplici.

Una ricerca pubblicate il maggio scorso evidenziava una relazione fra consumo di cannabis e infertilità: chi consuma cannabis ha una più alta probabilità di avere una scarsa qualità dello sperma e quindi una minore fertilità.

Nel maggio dell’anno scorso una ricerca dimostrava invece una relazione fra il consumo di cannabis e lo sviluppo della resistenza all’insulina, che prelude allo sviluppo del diabete. La cannabis potrebbe essere utile per prevenire il diabete nei soggetti predisposti.

Inoltre sono noti gli effetti positivi su coloro che devono affrontare malattie croniche molto dolorose, come la sclerosi multipla. A proposito di questo il dibattito in Italia si è spesso soffermato sulla disponibilità dei farmaci a base di cannabinoidi che ad oggi è differenziata da regione a regione.

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