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Cassini fotografa spettacolari mini-jet nell’anello F di Saturno

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 25.04.2012
Saturno e la sua comparazione con la nostra Terra in una ricostruzione grafica. Gli anelli di Saturno sono composti in gran parte di acqua e la loro larghezza è varie volte il diametro della Terra

Saturno e la sua comparazione con la nostra Terra in una ricostruzione grafica. Gli anelli di Saturno sono composti in gran parte di acqua e la loro larghezza misura varie volte il diametro della Terra

Gli scienziati che lavorano alle immagini della Sonda Cassini hanno osservato degli oggetti nell’anello F di Saturno che lasciano scie luminose. Queste scie, che gli scienziati chiamano “mini-jets” danno una spiegazione riguardo ad un mistero legato all’anello F.

“Credo che l’anello F sia l’anello più strano di Saturno, e questi ultimi risultati di Cassini dimostrano che l’anello F è ancora più dinamico di quanto abbiamo mai pensato”, ha detto Carl Murray, un membro del team di Cassini alla Queen Mary University of London, Inghilterra. “Questi risultati ci mostrano che la regione dell’anello F ha un movimento vivace di oggetti dalle dimensioni variabili da quasi un chilometro a centinaia di chilometri: questi oggetti creano uno show davvero spettacolare.”

 

 

Gli scienziati hanno scoperto che gli oggetti più grandi che raggiungono anche i 150 chilometri creano canali, increspature e cerchi, ma  gli scienziati non sapevano che fine facessero questi oggetti. Ora sanno che alcuni si distruggono nelle collisioni, ma i più piccoli sopravvivono continuando ad orbitare nell’anello F.

Gli oggetti piccoli collidono con l’anello ad una velocità non troppo elevata, circa 2 metri al secondo. Queste collisioni  creano scie luminose di particelle di dimensioni variabili da 20 a 180 chilometri. La prima scia fu vista il 30 gennaio del 2009 e da allora gli scienziati hanno cominciato a studiare il fenomeno.

“L’anello F ha 881.000 chilometri di circonferenza e questi mini-jet sono così sottili che possono essere colti solo grazie ad un po’ di fortuna”, ha spiegato Nick Atree, uno scienziato del Queen Mary. “Abbiamo cercato in 20.000 immagini e siamo stati sorpresi di trovare 500 esempi nei sette anni in cui la sonda Cassini ha fotografato Saturno”.

“Al di là del fatto che le immagini ci hanno mostrato la bellezza dell’anello F, gli studi su Cassini ci aiutano a capire l’attività che hanno luogo quando il sistema solare emerge da dischi di polvere stellare che sono simili, ma ovviamente molto più grandi, dell’anello che vediamo attorno a Saturno” ha spiegato Linda Spilker, una scienziata del progetto Cassini del NASA’s Jet Propulsion Laboratory, Pasadena, California.

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