Non si fermano gli episodi di bracconaggio al Parco Nazionale d’Abruzzo. Poche settimane fa Gaianews.it aveva denunciato il ritrovamento di ben 12 lupi morti nel Parco più antico d’Italia. Da allora altri due lupi sono stati ritrovati: uno probabilmente investito il 12 marzo. Un altro è stato ritrovato il 23 marzo scorso ucciso con un’arma […]
Ieri sera è stata rinvenuta e recuperata in gravissime condizioni di salute una Lupa in località Decontra, nel Comune di Civitella Alfedena nella Zona di Protezione Esterna al Parco, che, pur grazie al tempestivo intervento del Servizio Veterinario, è deceduta durante il trasporto. L’animale, all’osservazione dei sintomi presentava una incapacità ad assumere la stazione quadrupedale per una paralisi […]
Dopo i gravissimi episodi di bracconaggio avvenuti nel Parco Nazionale d’Abruzzo, l’allarme lanciato dal professor Luigi Boitani e le dichiarazioni del dottor Piero Genovesi dell’ISPRA sulle gravi condizioni dell’orso marsicano, abbiamo intervistato il dottor Renato Grimaldi, Direttore generale per la protezione della natura e del mare presso il Ministero dell’Ambiente. Il dottor Grimaldi ha convenuto […]
Undici lupi morti dall’inizio di gennaio. Colpiti con arma da fuoco, probabilmente avvelenati o finiti dal cimurro. Un bollettino di guerra che arriva dal Parco Nazionale d’Abruzzo. Una guerra che però il Parco non sembra voler rendere nota. Nessun comunicato è stato rilasciato dal Parco da gennaio ad oggi e il Presidente Giuseppe Rossi ha […]
L’abbattimento dell’orso M13, pur mettendo in evidenza la questione della convivenza fra orso e uomo sulle Alpi, ha fatto emergere una realtà, quella della popolazione dell’orso bruno sulle Alpi che è in continuo aumento e che ha fatto meritare al progetto l’apprezzamento della comunità scientifica internazionale. Lo stesso certamente non può dirsi per l’orso marsicano […]
Il 14 gennaio scorso la Società di Storia della Fauna “Giuseppe Altobello”, nella persona del suo presidente Corradino Guacci, ha lanciato un “Appello per l’Orso Marsicano”. L’appello invitava a valutare l’ipotesi del captive breeding come mezzo per assicurare la salvezza dell’orso nell’Appennino Centrale, attualmente a grave rischio di estinzione
L’orso marsicano è a serio rischio di estinzione, con soli 40 individui che vivono nell’Appennino centrale. Per salvarlo è stato redatto un Piano chiamato PATOM (Piano di azione per al tutela dell’orso marsicano) che aveva l’intento di coordinare tutte le istituzioni coinvolte ( province, regioni, comuni, università, ong e parchi). A tre anni dalla firma del Piano abbiamo intervistato Eugenio Duprè, della Direzione generale per la protezione della natura e del mare
Perchè l’orso marsicano continui ad abitare le montagne del nostro Appennino è necessario che torni a colonizzare anche altri territori, il cosiddetto areale periferico, che va dalle Mainarde, nel nord del Molise, fino ai Sibillini, nel sud delle Marche e dell’Umbria. Una buona notizia in questo senso arriva in queste settimane dal Parco dei Monti Simbruini e dai limitrofi monti Ernici, dove da quest’estate gli avvistamenti di orso si sono fatti sempre più frequenti e da luglio non si sono mai arrestati fino a pochi giorni fa
Dopo il ritrovamento del cervo decapitato al Parco Nazionale d’Abruzzo, è stato ritrovato ieri mattina dalle guardie dell’ente un lupo decapitato. E’ per questo che il Parco pensa ad una strategia del terrore nei confronti dell’Istituzione
Grave episodio al di bracconaggio al Parco Nazionale d’Abruzzo dove è stato ritrovato vicino alla strada che percorre il cuore del Parco un cervo decapitato evidentemente da bracconieri in cerca di trofei
I lupi fanno parte di quei grandi carnivori perseguitati per molto tempo e diminuiti nel numero col passare degli anni, fino a scomparire in alcune aree d’Europa. La situazione attuale vede però un parziale miglioramento, con l’aumento delle foreste e delle prede registrato nell’ultimo secolo. Al Museo delle Scienze di Trento Luigi Boitani ha raccontato l’equilibrio delocato tra i grandi carnivori e l’uomo
Il Parco della Majella ha recentemente pubblicato un video emozionante in cui si possono ammirare le migliori immagini di orsi e lupi girate nell’ultimo anno nei territori dell’area protetta.
Abbiamo intervistato il direttore del Parco, Nicola Cimini, che ha ribadito l’importanza di una politica e dunque di relative azioni, che considerino un areale molto più grande di quello della cosiddetta “core area”, nella quale si trova la maggior parte della esigua popolazione di orsi marsicani, stimati ad oggi in solo 40 individui.
Salviamo l’Orso, associazione appena nata che vuole impegnarsi nella salvaguardia dell’orso marsicano, costituitasi solo a settembre scorso avvia già il suo primo progetto concreto per mitigare le cause di minaccia alla sopravvivenza della popolazione sull’Appennino centrale. Con scadenze precise l’associazione si propone di “mitigare i rischi legati al traffico stradale nelle aree di maggiore frequentazione dell’orso.”
E’ il caso di dire che con l’orso marsicano i colpi di scena non mancano mai. L’ultimo probabilmente non se lo sarebbe mai aspettato nessuno. Dopo una strenua lotta all’ultimo comunicato e, qualche mese fa, pure una querela, il Parco Nazionale d’Abruzzo e l’associazione Italiana per la Wilderness depongono le armi e scelgono di collaborare per la salvaguardia dell’orso
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, fra i parchi più antichi del nostro Paese, che quest’anno festeggia i suoi 90 anni, segnala due rari avvistamenti nei suoi territori. Si tratta della Mantispa styriaca e del Zabrus costai.
Nel mese di agosto l’europarlamentare IDV Andrea Zanoni, aveva interrogato il Parlamento europeo sulla situazione dell’orso marsicano. Il parlamentare metteva l’accento sull’alta mortalità, parlando di popolazione in declino e imputava la responsabilità alle istituzioni preposte alla conservazione dell’orso, in prima fila il Parco Nazionale d’Abruzzo che negli stessi giorni festeggiava la nascita di 11 nuovi cuccioli
La caccia in Abruzzo è stata sospesa fino al 10 ottobre, dopo un ricorso al TAR da parte del WWF Abruzzo. Il ricorso dell’associazione ambientalista arriva dopo la pubblicazione del Calendario Venatorio per quest’anno: a rischio, secondo il WWF, oltre ad altre specie protette, anche l’orso bruno marsicano.
Il calendario venatorio è stato redatto quest’anno anche sulla base dei lavori di un apposito Tavolo Tecnico del PATOM, (Piano di Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano)
– Intervista ad Augusto De Sanctis, WWF
– Intervista a Luciano Sammarone, Corpo Forestale dello Stato
A partire da ottobre 2011 si è costituito il Tavolo Tecnico sulla caccia così come previsto dal PATOM ( Piano di Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano). Il Tavolo Tecnico può essere considerato una sorta di prosecuzione del tavolo che si era costituito per stendere la parte relativa alla caccia durante la redazione del PATOM. I tecnici hanno lavorato tenendo in considerazione solo la Zona di Protezione Esterna nella logica del “progetto pilota”
Dopo il ricorso al TAR del WWF, la stagione della caccia è stata sospesa dal Tribunale. La Regione Abruzzo quest’anno ha redatto il nuovo Calendario Venatorio anche in base ai dati elaborati da uno specifico Tavolo Tecnico, previsto nel PATOM ( Piano di Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano). Fra i membri del Tavolo Tecnico il dottor Luciano Sammarone, comandante del coordinamento territoriale per l’ambiente del Parco Nazionale d’Abruzzo, intervistato da Gaianews.it
Siamo a Opi, in un piccolo borgo nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, uno di quei luoghi arroccati a 1250 metri d’altezza, dove perdersi a leggere un libro, sorridere alla gente, camminare su e giù tra i v’ttal, gli antichi vicoli, e i resti delle vecchie stalle è un piacere ancora possibile. Qui incontriamo Bruno D’Amicis, biologo e fotografo naturalista, gli abitanti e tanti animali, tutti protagonisti della singolare mostra di fotografia in corso dal titolo “Occhi negli occhi”.