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Etna diventa patrimonio dell’Umanità dell’Unesco

Secondo l'Unesco l'Etna è uno dei vulcani più attivi del mondo e ha accompagnato la storia dell'Europa per ben 2700 anni

Scritto da Paolo Ferrante il 21.06.2013

L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, è diventato patrimonio mondiale dell’Unesco. La promozione arriva dalla capitale della Cambogia, Phnom Penh. Secondo i componenti del comitato dell’Unesco che hanno deciso per la promozione, l’Etna è uno dei vulcani più attivi del mondo e ha accompagnato la storia dell’Europa per ben 2700 anni.

Etna

Il vulcano infatti rappresenta un patrimonio non solo naturale, ma anche culturale, visto che vanta “una delle storie documentate di vulcanismo più lunghe del mondo”. 

“I crateri della vetta, i coni di cenere, le colate e le grotte di lava e la depressione della Valle del Bove ne fanno una destinazione privilegiata per la ricerca e per l’istruzione”, scrive ancora l’Unesco, che aggiunge come l’Etna continui ad influenzare la vulcanologia, le geofisica ed altre discipline della Terra. 

Esulta l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, che vede la proclamazione dell’Etna a patrimonio Unesco come un riconoscimento significativo non solo per la Sicilia ma per l’Italia tutta. 

“Viene così confermato ancora una volta l’immenso valore del nostro patrimonio paesaggistico e ambientale e premia l’impegno del Parco dell’Etna, del ministero dell’Ambiente  e della Regione siciliana a sostegno della candidatura del vulcano siciliano”, aggiunge la Lo Bello in una nota per la stampa.”

“Ambiente e territorio sono la risorsa principale della Sicilia che va tutelata, valorizzata e promossa nel mondo proprio per la sua unicità e puntando anche a stimolare investimenti per uno sviluppo ecosostenibile. Dopo il premio all’Etna, accolto all’unanimità dai 21 Stati membri del Comitato dell’Unesco e dai rappresentanti di 13 Paesi, l’auspicio  – conclude l’assessore Lo Bello – è che lo stesso obiettivo possa essere raggiunto per la Scala dei Turchi la cui candidatura è già al vaglio nell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura”.

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