Cresce il numero dei satelliti operativi del Gps europeo Galileo che da 16 diventano 18, visto che due dei quattro satelliti del sistema europeo di navigazione, lanciati nel 2016, precisamente il 17 novembre, hanno superato la fase dei test. I due satelliti che si sono aggiunti alla costellazione operativa sono il 15 e il 16.
L’obiettivo dei test era principalmente, quello di misurare l’accuratezza degli orologi atomici a bordo dei satelliti, essenziali per la navigazione, e anche di valutare la qualità dei segnali. Durante le prove, i segnali sono stati catturati e validati dal centro di controllo di Galileo che si trova in Germania, a Oberpfaffenhofen, e dalla stazione di terra dell’Esa in Belgio, a Redu.
Ora che la costellazione è cresciuta, ci si aspetta una maggiore precisione e accuratezza dei servizi del sistema, che vanno dalla navigazione al servizio di ricerca e salvataggio, tramite la localizzazione satellitare.
Il sistema di navigazione Galileo è un GNSS cioè un sistema di posizionamento e navigazione satellitare civile, promosso dalla Commissione Europea e realizzato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Il programma venne avviato ufficialmente il 26 maggio 2003 e diversamente dal sistema GPS, sviluppato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America, Galileo è rivolto principalmente al settore civile-commerciale mondiale. I trenta satelliti previsti hanno cominciato ad essere messi in orbita a partire dal 2011 e nel settembre 2003 si è unita al progetto la Cina, in seguito nel 2004 anche Israele.
Non dimentichiamo che anche l’Italia partecipa al programma, con un ruolo di primo piano attraverso le aziende Leonardo, Thales Alenia Space (Thales-Leonardo) e Telespazio (Leonardo-Thales).
Le orbite seguite dai satelliti sono quelle MEO (Medium Earth Orbit). Per chi volesse saperne di più, tra gli scopi principali di Galileo c’è una maggior accuratezza nella geo-localizzazione degli utenti; un aumento della copertura globale dei segnali inviati dai satelliti, soprattutto per le regioni a più alte latitudini (> 75°); un’alta disponibilità del segnale nelle aree urbane; una certificata affidabilità, supportata anche dall’invio del messaggio di integrità che avverte immediatamente l’utente di eventuali perdite di integrità nel segnale della costellazione o, viceversa, conferma l’esattezza del segnale ricevuto; una elevata continuità di servizio che, essendo indipendente dagli USA, potrà funzionare sempre e non verrà disattivato senza preavviso.
Nonostante, lo scorso mese di gennaio, si sono registrate delle anomalie in 9 dei 72 orologi atomici a bordo dei satelliti del sistema di navigazione europeo Galileo, ogni satellite Galileo è infatti dotato di due orologi atomici al rubidio e due orologi maser a idrogeno passivi, questi malfunzionamenti non hanno affatto pregiudicato il funzionamento del sistema che, pertanto, continua regolarmente a funzionare.