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Alzheimer

  • Il cibo spazzatura connesso con l’Azheimer

    Secondo  una ricerca condotta dalla Brown University il cibo spazzatura, il cosiddetto junk food, può agire direttamente sulle cellule del cervello contribuendo ad aumentare il rischio di demenza. Era già stato dimostrato che il junk food fosse in relazione con obesità e diabete e conseguentemente con la qualità dell’afflussso del sangue al cervello e quindi […]

  • Alzheimer: declino cognitivo più veloce nelle donne

    Le donne con la malattia di Alzheimer peggiorano nei sintomi più velocemente rispetto agli uomini,anche se nella stessa fase della malattia, secondo i ricercatori dell’Università di Hertfordshire. La ricerca, pubblicata sul Journal of Clinical and Experimental Neuropsychology, ha esaminato cinque aree cognitive e ha rivelato risultati migliori sugli uomini con il morbo di Alzheimer rispetto […]

  • Cacao giova al cervello e efficace contro l’Alzheimer

    Mangiare tutti i giorni i flavanoli del cacao può migliorare le funzioni cerebrali , secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista  Hypertension dell’American Heart Association. Ogni anno, più del sei per cento delle persone di età superiore ai 70 anni può sviluppare un decadimento cognitivo lieve, una condizione che comporta la perdita di memoria che […]

  • Alzheimer: verso la diagnosi con l’analisi del sangue

    Un test facile e veloce per diagnosticare l’Alzheimer sembra non essere un’ipotesi tanto remota. In uno studio pubblicato sulla rivista Neurology, gli scienziati hanno fatto un passo avanti verso lo sviluppo di un esame del sangue per l’Alzheimer, trovando un gruppo di marcatori che risultano in tre gruppi diversi di pazienti. L’autore William Hu, assistente […]

  • Sargegna: ‘curava’ i malati Alzheimer con botte e torture, 15 arresti

    A Ittiri, in provincia di Sassari, avevano allestito appartamenti in cui torturavano, picchiavano e sottoponevano a maltrattamenti fisici e psichici alcuni malati di Alzheimer, a volte anche con la complicità dei familiari dei pazienti. Tutto per curare i malati, ma la ‘teoria’ ovviamente non ha base scientifica. Le indagini sono partite da accertamenti sull’associazione Aion […]

  • Anche un solo anno di droghe ricreazionali provoca deficit di memoria

    Anfetamina, ecstasy, cocaina, psicofarmaci, LSD, sono anche definite ‘droghe ricreazionali’, perché possono abbattere le inibizioni e agevolare le relazioni con gli altri. Ma non tutti sono consapevoli dei rischi che comporta il loro consumo e che si celano dietro questa definizione apparentemente innocua. Il dibattito sull’ ecstasy negli ambienti politici è piuttosto vivace. Ci si […]

  • Coccole

    Mio padre è disteso nel letto, un letto con le sbarre. Temiamo voglia scendere e siccome mio padre ha il morbo di Alzheimer, temiamo che voglia scendere non ricordando quanto sia debole, quanto per lui sia impossibile reggersi da solo. Mio padre è lì nel letto quasi da bambino, perché un poco la malattia l’ha […]

  • Se impegnato in attività “giovanili” il cervello resta giovane

    Il cervello invecchia meno velocemente se è impegnato in attività riservate ad un cervello giovane. E’ quello che i ricercatori della Arizona State University (ASU) hanno dimostrato accadere nelle api mellifere. Quando le api anziane vengono impegnate in compiti che generalmente sono affidati ad api più giovani il loro cervello inverte la tendenza all’invecchiamento. Secondo […]

  • Morbo di Alzheimer, proteine dannose si trasmettono da neurone a neurone

    La diffusione inesorabile del morbo di Alzheimer attraverso il cervello segue i percorsi neurali per distruggere inesorabilmente le cellule del nostro sistema nervoso centrale. La scoperta giunge da ricercatori dell’Università di Linköping in Svezia, che per la prima volta hanno dimostrato che le proteine tossiche vengono trasferite da neurone a neurone. Attraverso esperimenti su neuroni […]

  • Nonni sportivi e tecnologici si mantengono più giovani

    Sono all’ordine del giorno gli studi che si chiedono quali siano le attività che possono mantenere giovane la nostra mente quando invece il nostro corpo invecchia, nel tentativo di evitare le malattie neurodegenerative più incalzanti, fra cui l’Alzheimer. I ricercatori della Majo Clinic hanno dimostrato che gli anziani che fanno attività fisica e usano oggetti […]

  • Pet therapy: il mio sogno

    Da tempo penso che devo trovare il coraggio. Ho poi solo 51 anni, mi basta fare un piccolo salto e… via verso qualcosa di nuovo nella vita. Avere sogni è cosa essenziale, anche e soprattutto quando si invecchia e io sto invecchiando. Mi resta da capire se questo sogno deve restare tale o se avrò […]

  • Cani guida contro l’Alzheimer

    Gli studenti della Glascow School of Art hanno avuto un’idea per migliorare la qualità della vita di coloro che sono affetti da Alzheimer. L’idea è sembrata talmente buona che è stata raccolta dall’Alzheimer’s Scotland and Dogs for the Disabled ed è stata rilanciato dall’Indipendent. L’dea è quella di affiancare ai malati un cane guida, così […]

  • Immunoglobulina umana: risultati positivi su Alzheimer

    L’uso di immunoglobulina umana (IVIG) per via endovenosa è un metodo che è stato tentato in vari studi per curare i sintomi della malattia di Alzheimer. Finora, però con scarsi risultati. Un miglioramento dei risultati è arrivato grazie agli studi di Giulio Maria Pasinetti, docente di Neurologia e Psichiatria presso la Mount Sinai School of […]

  • Scoperti quattro geni legati alla comparsa dell’Alzheimer

    Dipenderebbe da quattro geni l’efficenza di una parte del nostro cervello deputata alla gestione della memoria e all’apprendimento, l’ ippocampo. La perdita dell’efficenza dipenderebbe da un restringimento di questa zona del cervello. L’hanno scoperto i ricercatori della University of California di Los Angeles e i risultati sono stati pubblicati su Nature Genetics. Per la ricerca […]

  • Creata applicazione per studiare i problemi di equilibrio

    Per studiare i problemi di equilibrio e locomozione soprattutto negli anziani oggi è necessario recarsi in laboratori specializzati per utilizzare apprecchiature sofisticate. Alcuni ricercatori dell’Università di Bologna, guidati da Lorenzo Chiari, professore di bioingegneria elettronica ed informatica hanno studiato l’applicabilità dei sensori già presenti nei nostri smartphone alle necessità di coloro che devono analizzare le […]

  • Stress cronico genera Alzheimer

    Secondo i ricercatori della San Diego School of Medicine, della University of California, ripetuti stress innescano la produzione e l’accumulo di aggregati insolubili di proteine ​​tau all’interno delle cellule cerebrali di topi. Lo studio è pubblicato su Proceedings of National Academy of Sciences. Gli aggregati sono simili ai grovigli neurofibrillari o NFTS, strutture di proteine […]

  • Alimentazione mediterranea alleata contro l’Alzheimer

    Secondo i geriatri della Societa’ Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) gli antiossidanti e i polifenoli che si trovano in olio, vino, caffe’ e noci possono essere utili a mantenere il cervello in salute e a prevenire l’Alzheimer. Infatti è stato dimostrato che l’olio aiuta la memoria, il caffè soprattutto quella a lungo termine. Le […]

  • Nuovo marcatore di Alzheimer prevede forte declino mentale

    I ricercatori della Washington University School of Medicine a St. Louis hanno trovato un nuovo marcatore della malattia di Alzheimer in grado di prevedere quanto rapidamente la memoria e altre capacità mentali di un paziente diminuiranno dopo che il disturbo è stato diagnosticato, . In 60 pazienti con malattia in fase precoce di Alzheimer, livelli […]

  • Digiunare fa bene al cervello e fa vivere più a lungo

    Digiunare fa bene al cervello e fa vivere più a lungo: lo dicono i ricercatori del National Institute on Ageing di Baltimora (Usa). I ricercatori hanno dimostrato che il idgiuno innesta un meccanismo virtuoso che tiene lontane Parkinson e Alzheimer. Secondo il ricercatore Mark Mattson  un taglio di 500 calorie due volte a settimana potrebbe […]

  • Alzheimer, scoperta relazione con la qualità del sonno

    Un nuovo studio ha scoperto che le persone che hanno un sonno “meno efficiente” hanno più probabilità di avere i marcatori della diagnosi precoce del morbo di Alzheimer rispetto a coloro che non hanno problemi di sonno. “Un sonno turbato sembra essere associato ad un’accumulo di placche beta-amiloidi, un segno distintivo dell’Alzheimer nel cervello di […]