Un nuovo studio ha scoperto che le persone che hanno un sonno “meno efficiente” hanno più probabilità di avere i marcatori della diagnosi precoce del morbo di Alzheimer rispetto a coloro che non hanno problemi di sonno.
“Un sonno turbato sembra essere associato ad un’accumulo di placche beta-amiloidi, un segno distintivo dell’Alzheimer nel cervello di persone senza nessun problema di memoria”, ha detto l’autore dello studio Yo-El Ju, della Washington University School of Medicine in St. Louis e membro della American Academy of Neurology.
“Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare perché questo avviene e se una modifica nelle modalità del riposo può agire sul declino cognitivo,” ha aggiunto.
I ricercatori hanno testato i modelli di sonno di 100 persone di età compresa tra i 45 e gli 80 anni senza alcun segno di declino cognitivo. La metà aveva una storia familiare di malattia di Alzheimer. Per misurare il sonno è stato utilizzato un dispositivo elettronico per due settimane. I ricercatori hanno anche analizzato i diari del sonno e alcuni questionari che hanno fatto compilare ai partecipanti.
Dopo lo studio, si è scoperto che il 25 per cento dei partecipanti presentava evidenza di placche amiloidi, che possono apparire anni prima che i sintomi dell’Alzheimer appaiano.
Il tempo medio che le persone dello studio hanno trascorso a letto è stato di circa otto ore, ma il tempo di sonno medio è stato di 6,5 ore a causa di brevi risvegli nella notte.
Lo studio ha trovato che le persone che si svegliavano più di cinque volte all’ora avevano una maggiore probabilità di avere placche di beta-amiloidi rispetto a persone che non si svegliavano.
“L’associazione tra l’interruzione del sonno e le placche di beta-amiloide è molto interessante, ma da questo studio non possiamo determinare un rapporto causa-effetto. Abbiamo bisogno di studi a lungo termine, dopo aver monitorato il sonno degli individui per anni, per determinare se i disturbi del sonno possano portare a placche beta-amiloidi, o se al contrario i cambiamenti del cervello nei primi mesi del morbo di Alzheimer abbiano effetto sul sonno, “Ju ha detto.
“Il nostro studio pone le basi di un’indagine sulla relazione tra sonno e Alzheimer”, ha aggiunto.