Si chiama Fidra e si tiene ad Arenzano (Genova) dal 22 al 24 novembre, presso Science Center Muvita, centro di animazione scientifica, il primo in Italia interamente dedicato al rapporto tra uomo, energia e clima. Si tratta del festival della sostenibilità ambientale e della biodiversità. Un festival che raccoglie filmati e reportage che parlano di denuncia, sensibilizzazione e salvaguardia dell’ambiente. Il Festival Fidra è alla sua quarta edizione, realizzata in collaborazione con il Comune di Arenzano (Genova) e sostenuto da ARPAL e Regione Liguria, ma non solo. Protagonista di questa edizione: l’Ecuador.
L’ambiente va sostenuto in ogni modo, il benessere del Pianeta anche. Le pellicole che hanno partecipano al concorso e che si sono poste questo obiettivo sono più di cento. Tra queste sono state selezionate dieci opere che faranno parte del concorso nazionale, video-racconti che rappresentano la miglior produzione italiana di documentari e reportage d’inchiesta dedicati all’ambiente. Tra i partecipanti il regista Gianfranco Pannone con il workshop “Raccontare il territorio” e una particolare vetrina dedicata al Clorofilla Film Festival di Legambiente. Non mancano sezioni speciali dedicate a paesi lontani, come l’Ecuador e la sua riserva patrimonio Unesco, il Parco Nazionale Yasunì.
Fidra, diretto da Cristiano Palozzi e Antonella Sica, è un festival cinematografico a doppio senso, dove si promuove l’interazione con il pubblico e si inneggia alla condivisione e alla libera circolazione di esperienze. Registi, autori, produttori e giornalisti lavorano insieme e raccontano storie, sia di denuncia che esemplari e virtuose. Si tratta di un festival che vuole stimolare una maggiore sensibilità verso l’ambiente e le sue problematiche e, al tempo stesso, creare nuove professionalità nel campo delle produzioni audiovisive, con una specializzazione in tematiche ambientali. Organizzato dal Genova Film Festival/Associazione Culturale Cinematografica Daunbailò, si avvale del sostegno di ARPAL, Regione Liguria, Ecocart e della collaborazione di Amnesty International, FAI – Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, Legambiente, Università degli Studi di Genova, USEI e WWF.
Il concorso, presenta dieci opere finali, ovvero uno spaccato della miglior produzione documentaristica italiana dedicata all’ambiente. Storie scomode, storie vere, storie che parlano di sostenibilità ambientale, indagini e denunce tout court. L’espressione di esperienze alternative del raccontare diventa qui libera e aperta, non coperta da veli o maschere. Si va dalla cattiva gestione della raccolta dei rifiuti nell’isola di Stromboli, alla mega discarica tossica in Irpinia, dal progetto idroelettrico della valle del Magdalena, in Colombia, alla gestione condivisa dei pozzi d’acqua nelle aride terre del Sud Etiopia, dagli inquietanti retroscena delle recenti Olimpiadi di Londra a quelli del traffico di rifiuti europei in Cina, dalla scoperta in Abruzzo della discarica abusiva tossica più grande d’Europa, al viaggio attraverso i luoghi di culto per la vendita e il consumo del “crudo di mare” a Bari, dall’arrivo dell’elettricità in remoti villaggi indiani, alla promozione per il recupero delle specie ittiche del golfo di Siracusa. Si scandaglia la Terra per proteggerla.
I film selezionati sono: La crociera delle bucce di banana di Salvo Manzone; El Gigante (il grido di Matambo) di Bruno Federico, Andrea Ciacci e Consuelo Navarro; the Golden Temple di Enrico Masi; Residuo fisso di Mirta Morrone; Salva la cozza di Ascanio Petrini; Spazzatour di Emilio Casalini; Stelle contate sulle dita di Giuseppe Carrieri; la Terra dei lupi di Fabio Luongo; Thalassa, uomini e mare di Gianluca Agati, The well – voci dell’acqua dell’Etiopia di Riccardo Russo, Paolo Barberi, Mario Michelini. Alle proiezioni saranno presenti gli autori.
Durante la serata di premiazione, che si terrà Sabato 24 Novembre alle 20,30, interverrà Renata Briano, Assessore all’Ambiente della Regione Liguria. Il Premio per il miglior film sarà assegnato dalla giuria ufficiale del Festival, composta da Massimiliano Clausi (fotografo), Giulia Gambino (Assessore alla Cultura e all’Ambiente del Comune di Arenzano), Simonetta Grechi (direttrice del Clorofilla Film Festival), Gianfranco Pannone (regista). I film della sezione competitiva partecipano all’attribuzione del Premio UniFidra, assegnato da una giuria di studenti universitari della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Genova (Campus di Savona), presieduta da Felice Rossello, autore televisivo di trasmissioni di successo (Quelli che il calcio e Colorado Café). I film selezionati per il Concorso competono anche per il Premio assegnato dalla Green Jury composta da un gruppo di membri delle più importanti associazioni ambientaliste italiane (FAI – Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, Legambiente e WWF).
Novità di quest’anno l’Occhio del Pavone, il Premio del Pubblico assegnato da una giuria popolare, con un richiamo ai pavoni in libertà nell’incantevole parco di Villa Negrotto Cambiaso, sede del Comune e simbolo di Arenzano. A seguire la proiezione, in anteprima assoluta, di Scorie in libertà di Gianfranco Pannone, che presenterà il film.
Le storie simbolo dell’Ecuador. Da I Discendenti del Giaguaro, un documentario dedicato alla lotta della comunità nativa dei Sarayaku per difendere i loro diritti umani e quelli di tante altre comunità in America Latina dalle speculazione della grandi aziende petrolifere, all’iniziativa Yasuní-ITT, che riguarda la salvaguardia da parte del Governo dell’Ecuador di uno dei più straordinari ecosistemi del mondo che si estende su circa 980.000 ettari di foresta amazzonica. Un raro esempio di modello economico sostenibile, che sta coinvolgendo la comunità internazionale e che sarà illustrato in Crude Amazon, il reportage fotografico di Massimo Clausi. Il Focus Ecuador è da considerarsi una sorta di anteprima della sezione Ecuador Ambiente che si svolgerà in occasione del 1° Ecuador Festival, prima grande manifestazione dedicata alla cultura del Paese sudamericano che si terrà a Genova, dal 14 al 16 dicembre 2012.