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Siria: ancora bombardamenti su Homs, bilancio morti supera 8000

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 25.03.2012

SiriaGli attivisti dicono che le forze siriane hanno ripreso ieri a bombardare pesantemente la città già martoriata di Homs, mentre l’inviato internazionale Kofi Annan è arrivato in Russia per discutere una bozza delle Nazioni Unite per porre fine della crisi in Siria.

La sede in Gran Bretagna dell’Osservatorio siriano per i diritti umani parla di almeno tre persone uccise nel distretto Khaldiyeh di Homs e nella città vicina di Qusair.

Gli scontri sono stati segnalati anche nella provincia di Idlib al confine con la Turchia, dove il gruppo per i diritti umani dice che almeno una persona è stata uccisa.

La violenza di sabato giunge mentre una delegazione congiunta ONU-Lega Araba capeggiata dall’ex Segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan è arrivata a Mosca nel tentativo di convincere la Russia a sostenere le richieste internazionali per un cessate il fuoco e l’inizio del dialogo politico in Siria. Russia e Cina hanno ripetutamente bloccato i tentativi di risoluzioni del Consiglio di Sicurezza contro la Siria. Tuttavia, le due nazioni hanno appoggiato una risoluzione del Consiglio di sicurezza nei giorni scorsi che approva un piano proposto da Annan in sei punti per la pace.

Annan si incontrerà con il presidente russo Dmitry Medvedev e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov oggi, e poi sarà a Pechino martedì e mercoledì per incontrare i funzionari cinesi.

Venerdì scorso, l’Unione europea ha imposto il divieto di viaggiare e il congelamento dei beni della moglie del presidente siriano Bashar al-Assad, di origine britannica, e di diversi altri membri della sua famiglia e della sua amministrazione.

Le sanzioni alla signora Assad giungono dopo l’intercettazione di e-mail che dimostrerebbero la sua attività di shopping in negozi lussuosi della capitale britannica mentre in Siria infuriavano le violenze. Funzionari britannici dicono che il divieto di accesso all’UE non può fermare la donna a recarsi in Gran Bretagna, visto se ha ancora la cittadinanza.

A Washington, l’amministrazione Obama ha detto che consentirà ai siriani presenti nel paese di rimanere, anche se i loro visti dovessero scadere, e si impegna a non espellere coloro che sono negli Stati Uniti illegalmente.

Le Nazioni Unite dicono che almeno 8.000 persone sono state uccise nella violenta repressione del governo di Assad sulla rivolta, iniziata con proteste pacifiche nel marzo del 2011 e diventata una guerra civile, dopo che disertori dell’esercito hanno attaccato le truppe pro-Assad per difendere i civili inermi.

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