Pochi giorni fa Coldiretti accoglieva con entusiasmo la norma contenuta nel Decreto Balduzzi che portava da 12 a 20 la percentuale di frutta contenuta nelle bibite gassate. Coldiretti plaudiva all’effetto benefico per la salute degli italiani. Oggi invece arriva la notizia che non c’è una data certa per l’entrata in vigore della norma perchè è necessario attendere la notifica dall’autorità europea.
Molte dure sono state le parole del presidente di Coldiretti, Sergio Marini: “La necessita’ di subordinare la norma alla procedura comunitaria è una pura invenzione. Evidentemente cambiano i governi, ma non cambia il modo con cui vengono presi in giro cittadini ed agricoltori facendo leggi utili, ma avendo gia’ trovato il cavillo per non applicarle mai.
“Siamo certi che – ha precisato Marini – nella fase di conversione del decreto, il Parlamento saprà ridare una reale efficacia alla norma, fissando una data certa per l’entrata in vigore. Un impegno atteso dai 23 milioni di consumatori di bevande gassate che con l’aumento della percentuale di succo potrebbero ritrovarsi nel bicchiere 200 milioni di chili di arance in piu’ all’anno.”
La legge che regola ad oggi la percentuale di frutta risale al 1961 e di fatto con il nuovo decreto la quantità di frutta consumata dagli italiani raddoppierebbe con effetti, secondo la Coldiretti, sulla salute della poplazione. Infatti il consumo di frutta è connesso con l’obesità che a sua volta è in relazione con diverse patolgie croniche come diabete malattie cardiovascolari.
L’obesità, secondo l’Unione Europea è responsabile del 7% delle spese sanitarie proprio per la sua connessione con la comparsa delle malattie croniche.
Rispetto al testo originario, in cui si prevedeva una decorrenza “dal 1° gennaio 2013”, in quello approvato dal Consiglio dei Ministri si legge testualmente che “decorsi sei mesi dal perfezionamento con esito positivo della procedura di notifica di cui alla direttiva 98/34/CE, le bevande analcoliche di cui all’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 1958, n.719, devono essere commercializzate con un contenuto di succo naturale non inferiore al 20 per cento” conclude la Coldiretti .
Fonte: AGI