Il consiglio apparso su McResource line, una risorsa online dedicata agli impiegati della catena di ristoranti McDonalds, consigliava attraverso diversi articoli di evitare il consumo di cheeseburger e fritti in quanto “non salutare”. Subito dopo l’uscita del caso su diversi giornali americani, l’azienda è corsa ai ripari oscurando e dicendo che si trattava di un “messaggio travisato”.
McDonald’s avvertiva i suoi dipendenti di non mangiare il cibo tipico della stessa catena di fast food, come panini e patatine: “Non mangiate fast food, fa male”. Il consiglio, apparso sul sito web McResource line, era dedicato agli impiegati della catena, e nel sito diversi articoli definivano “non salutare” il consumo di cheeseburger e cibo fritto. “Il fast food è un’alternativa veloce e poco costosa alla cucina casalinga, ma l’eccesso di calorie, i grassi saturi, lo zucchero e il sale contenuti in questi prodotti possono portare all’obesità”, si leggeva in una delle risorse online. Nulla di strano, se non fosse che McDonald’s basa la sua fortuna proprio sulla vendita di questo tipo di prodotti, che l’hanno resa celebre in tutto il mondo. Ora l’avvertimento non è più presente online, in quanto l’azienda ha subito oscurato il sito.
Da Oak Brook, la base in Illinois di McDonald’s, erano arrivate le prime critiche subito dopo che la notizia del sito era stata diffusa dalla Cnbc: “Le informazioni e il contenuto del sito sono state travisate e portate fuori contesto. Hanno generato giudizi e commenti inappropriati”. Per questo lo shutdown di McResource line, dove ora appare solo scritta: “Torneremo presto!”.
L’intento inziale dell’azienda non era darsi la zappa sui piedi ma sottolineare che i menu proposti negli ultimi anni comprendono scelte più salubri: insalate, pollo grigliato e succhi di frutta. ‘Veri’. Real. Travisato o meno, il messaggio non ha funzionato. Sul sito, gestito da una società esterna, apparivano le immagini di un classico McMenu targato come “scelta non salutare” a confronto con “una più sana” baguette con ingredienti più genuini, insalata e un bicchiere d’acqua. Oltre che la raccomandazione a limitare il consumo di questi prodotti in caso di pressione alta, diabete e malattie cardiache.