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La pillola anticoncezionale per l’uomo, ma senza ormoni

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 18.08.2012

SpermatozoiDopo l’annuncio di qualche giorno fa dei ricercatori americani sulla possibilità di realizzare una pillola contraccettiva per gli uomini, emergono nuovi dettagli sulla ricerca.

La scoperta consiste nella sintesi di una proteina, “JQ1″, che dovrebbe permettere alle cellule (originariamente quelle tumorali) di “dimenticare” di essere tali. Nel caso dei tumori, lo studio voleva trovare un farmaco in grado di depotenziare l’effetto delle cellule tumorali metastatiche dopo la rimozione del tumore principale. Ma i ricercatori si sono accorti che la JQ1 poteva anche inibire un’altra proteina responsabile della produzione testicolare degli spermatozoi, chiamata BRDT.

Lo studio, pubblicato oggi su Cell, è stato condotto dal team guidato da Jay Bradner del Dana-Farber Cancer Institute e da Martin Matzuk del Baylor College of Medicine.

Cosa comporta la ricerca?

JQ1 è stata disciolta in una soluzione e poi iniettata nell’addome di topi maschi due volte al giorno. Ad un gruppo di controllo è stata iniettata invece una soluzione senza JQ1. I topi sono stati pesati giornalmente e alimentati normalmente.
I topi sono stati pre-trattati con iniezioni per sei settimane prima di essere messi insieme alle femmine, continuando a ricevere iniezioni per altri due mesi e con una dose maggiore nel secondo mese. Ogni maschio è stato messo in gabbia con due femmine.

I risultati hanno mostrato che i maschi trattati con JQ1 sono risultati essere correttamente sterilizzati, in quanto non hanno fertilizzato alcuna femmina. Dopo i due mesi di trattamento sono stati lasciati nella gabbia con le femmine, non trattate, per altri sette mesi.

I risultati

Per i topi vissuti con le femmine durante e dopo il trattamento con JQ1 si sono accoppiati normalmente, ma la proteina JQ1 ha avuto l’atteso effetto contraccettivo e le femmine non sono rimaste incinte.

Dopo aver interrotto la somministrazione nei mesi successivi, c’è stato un ripristino della fertilità entro quattro mesi. Per coloro che hanno ricevuto tre mesi di trattamento, c’era un ripristino della fertilità dopo circa sei mesi.

I topi a cui era stata somministrata la proteina JQ1, esaminati immediatamente dopo il trattamento, avevano dimensioni ridotte dei testicoli, l’area dei tubuli seminiferi, il numero di spermatozoi e la motilità ridotti. Non c’è stato alcun effetto sui livelli di ormoni maschili. Quando i ricercatori hanno esaminato i topi quattro mesi dopo l’interruzione del trattamento con JQ1, hanno scoperto che i loro testicoli e lo sperma erano tornati alla normalità.

L’utilizzo di JQ1 come contraccettivo maschile potrebbe quindi  essere possibile, anche se rimangono alcune questioni da approfondire da parte degli scienziati, come la reversibilità del trattamento.

I vantaggi comunque sono vari. Ad esempio si tratta di un trattamento non-ormonale, quindi JQ1 non ha alcun effetto sui livelli ormonali e quindi sulle prestazioni sessuali.

Dai primi test sembra inoltre che la riduzione degli spermatozoi e della loro capacità di fertilizzare le cellule uovo sarebbe reversibile, almeno nei topi.

Un altro vantaggio è che il farmaco può essere somministrato oralmente.

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