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Sigarette elettroniche, per il Ministero della Salute non sono sicure

Secondo il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, le sigarette elettroniche non sono sicure, soprattutto per i ragazzi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 28.12.2012

Le sigarette elettroniche vengono utilizzate per perdere il vizio del fumo e per limitare la quantità di nicotina che viene inalata. Non sono però del tutto chiari gli effetti collaterali di questi prodotti nonostante siano sempre di più i negozi specializzati che le vendono come prodotti che possono essere utili per perdere il vizio. Anche per questo l’Istituto Superiore della Sanità ha realizzato una review di 37 studi. Dai risultati emerge che le sigarette elettroniche non sono sicure, soprattutto per i giovani under 16.

sigarette elettroniche

Secondo una nota diramata dal Ministero, le sigarette elettroniche “presentano potenziali livelli di assunzione” di nicotina “per i quali non si possono escludere effetti dannosi per la salute”, in particolare nei giovani e inoltre non ci sono prove che aiutino effettivamente a smettere di fumare.

La valutazione del rischio effettuata dall’ISS è stata effettuata grazie ad un algoritmo.

“Lo studio conferma il grande livello di attenzione verso tutti i fattori di rischio, nel quadro della più ampia battaglia della prevenzione che quest’anno il ministero della Salute ha rafforzato”, spiega in una nota diffusa oggi il ministro Renato Balduzzi. “Il principio di prevenzione e il principio di precauzione sono i due riferimenti della nostra azione politica e amministrativa”.

La nota sottolinea che l’Organizzazione mondiale della sanità “ritiene che sebbene i produttori vendano gli Ends (Electronic Nicotine Delivery System) come dispositivi efficaci che aiutano a smettere di fumare, ad oggi non esiste evidenza scientifica sufficiente a stabilirne la sicurezza d’uso e l’efficacia come metodo per la disassuefazione da fumo e andrebbero regolamentati come dispositivi medici o prodotti farmaceutici e non come prodotti da tabacco”.

L’Iss avverte inoltre che “gli studi disponibili sull’efficacia delle sigarette elettroniche contenenti nicotina come prodotti per la disassuefazione al fumo non possono essere ritenuti conclusivi”.

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