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In Italia trattamenti con botulino crollano del 24% in un anno

A darne notizia sono gli specialisti che si occupano di medicina estetica nel corso di un congresso a Milano

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 19.10.2012

(Disponibile una rettifica alla seguente notizia a nome del presidente di Agorà-Amiest, professor Alberto Massirone)

A darne notizia sono gli specialisti che si occupano di medicina estetica, riuniti a Milano in occasione del 14° Congresso Internazionale di Medicina Estetica Agorà-Amiest: nel corso di quest’anno, la richiesta di trattamenti estetici con tossina botulinica è diminuita drasticamente del 24% rispetto solo al precedente anno.

Ad evidenziare il dato è il prof. Antonino Di Pietro, Direttore del Servizio di Dermatologia dell’Ospedale di Inzago, da sempre attento osservatore dell’impiego non appropriato della tossina botulinica.

“Il dato è particolarmente interessante anche confrontato con la maggior parte dei trattamenti estetici, quali i filler, laser, gli anticellulite, ecc, che registrano tutti un andamento positivo, segno di una richiesta di bellezza sempre in crescita nel nostro Paese e che non risente di alcuna crisi economica”.

Il calo dell’impiego della tossina botulinica ai fini estetici è il risultato di un’attenta campagna di informazione sulle caratteristiche di questo farmaco. 

Il prof. Antonino di Pietro ha aggiunto: “Trovo insensato l’utilizzo di una tossina che paralizza i muscoli per cancellare le rughe, ma soprattutto fuori dalle indicazioni per cui il farmaco è stato registrato e questo è grave se si tratta di giovani ma lo è altrettanto se questo avviene in soggetti adulti” prosegue il prof. Di Pietro. “La mia posizione si basa sulla constatazione che la tossina è in grado di diffondersi a distanza rispetto al punto d’iniezione. Evenienza peraltro citata nel foglietto illustrativo del farmaco e confermata da studi recenti”.

Durante l’importante congresso si riaccende l’attenzione e il dibattito tra medici estetici e dermatologi sull’utilizzo di una neurotossina con effetti collaterali pur con la consapevolezza dei benefici per alcune malattie. In medicina, infatti, la “tossinabotulinica A” è impiegata nel trattamento di patologie importanti, che indubbiamente hanno un impatto molto forte sulla qualità di vita di chi ne soffre.

 

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