Gaianews

Siria, bilancio morti supera 4000 mentre UE e USA inaspriscono le sanzioni

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 02.12.2011

Siria, bilancio morti ONU supera 4000Gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno rafforzato le sanzioni contro la Siria giovedì, mentre le Nazioni Unite hanno annunciato che il bilancio  ufficiale delle vittime della repressione del governo di Damasco contro i manifestanti supera oggi 4.000 persone. Ma i veri numeri potrebbero essere molto più alti, dice un commissario dell’ONU.

Un Alto funzionario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha detto che la sanguinosa repressione della Siria sui manifestanti anti-governativi sta degenerando in una guerra civile.

Intanto gli Stati Uniti premono per un passaggio di Potere a Damasco, dicendo – attraverso un alto funzionario – che le dimissioni di Assad sono ormai inevitabili.

Intanto continua l’accerchiamento economico da parte di Stati Uniti, Unione europea, Turchia e persino i paesi arabi sulla Siria.

L’Unione Europea ha esteso la lista delle sanzioni, aggiungendo 12 individui e 11 società.

Ieri gli USA hanno aggiunto due stretti collaboratori del leader siriano e due società con legami con il governo ad una lista nera che vieta alle aziende americane di fare affari con aziende o persone presenti in essa.

Commissario per i diritti umani Navi Pillay ha detto ai giornalisti a Ginevra ieri che un numero crescente di soldati disertori prendono le armi contro il governo. Ha anche detto che “informazioni attendibili” dalla Siria indicano il numero di morti negli ultimi otto mesi di disordini è di gran lunga superiore al dato delle Nazioni Unite, che è arrivato a 4.000.

Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite terrà oggi un incontro urgente per discutere della crisi.

Ma il portavoce del Dipartimento di Stato americano Mark Toner ha detto che la violenza in Siria non dovrebbe essere chiamata guerra civile, perché, il governo ha ancora un fermo controllo sulle forze armate e si è reso responsabile della maggior parte delle uccisioni tramite l’uso della forza.

La Siria ha rifiutato di porre fine alla repressione, dicendo che è una risposta necessaria agli attacchi da parte di “terroristi armati” contro i civili e personale di sicurezza.

Nel frattempo, un rapporto l’agenzia stampa russa Interfax afferma che Mosca ha consegnato missili da crociera supersonici alla Siria, nonostante le richieste provenienti dagli Stati Uniti e l’Europa per un embargo sulle armi contro il governo.

Intanto il Kuwait, un membro della Lega Araba, ieri ha esortato i suoi cittadini a lasciare la Siria per motivi di sicurezza. La mossa segue attacchi della a Damasco contro le ambasciate del Qatar, dell’Arabia Saudita e negli Emirati Arabi dopo che la Lega Araba ha deciso di sospendere la partecipazione della Siria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA