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Utilizzare il mare come fonte di energia: ci prova la US Navy

La US Navy sostiene che fra dieci anni riuscirà a produrre carburante dall'acqua di mare

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 08.04.2014

Quello delle fonti di energia è un problema nel quale ricercatori e politici sono impegnati per cercare una soluzione sostenibile sul lungo periodo. Ora la US Navy sostiene di aver trovato il modo di risolvere il problema attraverso l’uso dell’acqua del mare come combustibile.

Mare e energia

Per la US Navy si tratterebbe di un grande passo avanti risolvendo il problema dell’approvvigionamento in mare che generalmente rallenta le operazioni militari, infatti solo portaerei e sottomarini sono dotate di propulsione nucleare. Tutte le altre navi devono spesso abbandonare la loro missione per alcune ore per navigare in parallelo con la petroliera, un’operazione delicata , soprattutto in caso di maltempo.

Potendo utilizzare l’acqua al posto del petrolio la marina militare americana riuscirebbe ad affrancarsi del tutto dalla dipendenza dal petrolio sia in termini di approvvigionamento che in termini di dipendenza dalla fluttuazione del costo.

Philip Cullom, viceammiraglio ha dichiarato: “E’ una pietra miliare per noi. Siamo in tempi molto difficili in cui c’è bisogno davvero di pensare a modi innovativi di creare energia, di valutarla e consumarla. 

“Fondamentalmente”, ha continuato Cullom, “abbiamo trattato l’energia come l’aria, qualcosa che è sempre lì e di cui non ci preoccupiamo più di tanto. Ma la realtà è che  dobbiamo preoccuparci”.

Il nuovo metodo per utilizzare l’acqua di mare per produrre energie prevede l’estrazione dell’anidride carbonica e del gas idrogeno. Poi utilizzando un catalizzatore questi vengono trasformati in carburante che si spera potrà essere utilizzato sia per le navi che per gli aerei. Il costo previsto è di 3-6 dollari per circa 3,5 litri.

Gli esperti del US Naval Research Laboratory sostengono di aver fatto già volare un modello di aereo con il carburante derivante dall’acqua di mare. Heather Willauer chimico che lavora al progetto da 10 anni ha dichiarato: “Per la prima volta siamo stati in grado di sviluppare una tecnologia per ottenere CO2 e idrogeno dall’acqua di mare, questo è un grande passo avanti “.

Ora il processo va ottimizzato, spiegano gli esperti, e poi si lavorerà alla processazione industriale. 

Collum ha spiegato che il vantaggio sarà ancora più grande in quanto il carburante potrà essere creato direttamente sulle navi. Il combustibile inoltre avrà la stessa consistenza del petrolio in modo che non si dovranno cambiare i motori di tutte le navi e degli aerei. Ma tutto questo, avvertono gli esperti, potrà accadere solo nel giro di una decina di anni. 

 

 

 

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