I Consultori Familiari, istituiti nel lontano 1975, hanno preso piede in Italia e sono di buona qualità secondo il 55% degli operatori. Vi lavorano psicologi, assistenti sociali e sanitari, ostetriche, ginecologi e pediatrie sono attrezzati con corsi di educazione sessuale e spazi di ascolto per i ragazzi ma ancora numericamente insufficienti e distribuiti in modo disomogeneo sul territorio. Ma l’allarme della Società italiana di ginecolgoia e ostetricia (Sigo) è che stanno diminuendo. Diventa importante far arrivare, soprattutto ai giovanissimi e anche su internet, informazioni indispensabili per salute e per una corretta educazione sessuale, soprattutto dove i consultori sul territorio non sono presenti.
Sono 2097 i consultori pubblici in Italia, secondo la fotografia scattata dalla Società italiana di ginecolgoia e ostetricia (Sigo) basata su dati del ministero della Salute e presentata questa mattina nel corso del convegno “Adolescenti, sesso, internet e tv: comportamenti virtuali e rischi reali”. L’Emilia Romangna con 204 consultori, seguita da Sicilia (192), Piemonte (179) e Campania (170) la classifica delle regioni più attrezzate.
Nel 45% dei casi, in queste strutture operano 4-5 figure professionali che salgono a 6-7 unità nel 21% dei casi e a 8 solo nel 4% dei consultori. Ostetrica, psicologo, assistente sociale e ginecologo sono le figure più comuni.
La regione meglio organizzata sui corsi di educazione sessuale e spazi dedicati a colloqui con ragazzi adolescenti è la Toscana. “Nonostante gli sforzi compiuti per offrire servizi efficaci – osserva Giorgio Vittori, presidente della Sigo – il numero dei consultori familiari è andato negli anni contraendosi”.
Tuttavia, dove sono presenti i consultori, i ragazzi hanno dimostrato di apprezzarli e di fruire del servizio. “Il counselling – prosegue Vittori – deve esplorare e indagare le esperienze e le opinioni trasmesse” anche attraverso i “nuovi luoghi virtuali di aggregazione”. E’ infatti stata osservata una correlazione tra la diffusione di internet tra i giovanissimi e l’aumento di abitudini sessuali pericolose. Diventa importante, secondo Sigo, agire con la prevenzione anche utilizzando la rete, soprattutto dove la carenza di consultori sul territorio si fa più grande.
Per questo la Sigo si è dotata di un sito internet (www.sceglitu.it) dedicato al counselling che registra 40.000 visitatori unici al mese. Le domande più frequenti sono come scegliere e utilizzare correttamente i metodi anticoncezionali (44%), come evitare una gravidanza indesiderata (33%), avere informazioni sulle malattie sessualmente trasmissibili (15%) ed essere messi in contatto con specialisti o consultori (8%).