Mangiare una porzione al giorno di fagioli, piselli, ceci o lenticchie può ridurre significativamente il “colesterolo cattivo” e quindi il rischio di malattie cardiovascolari, secondo i risultati di un nuovo studio canadese.
Tuttavia, la ricerca ha scoperto che il consumo medio di legumi degli abitanti del Nord America è circa la metà di quello necessario per ottenere qualche beneficio, hanno detto i ricercatori del St. Michael’s Hospital.
Lo studio, condotto dal dottor John Sievenpiper, esperto di nutrizione clinica dell’ospedale e membro del Risk Factor Modification Centre, è stato pubblicato il 7 aprile scorso sul Canadian Medical Association Journal .
Il dott. Sievenpiper ha detto che mangiando una porzione al giorno di legumi, le persone potrebbero abbassare il proprio colesterolo LDL( quello cosiddetto “cattivo”) del cinque per cento. Ha detto anche che questo si tradurrebbe in un 5-6 per cento di riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, la seconda causa di morte in Canada.
Una porzione di lenticchie è di 130 grammi o tre quarti di una tazza, ma i canadesi in media mangiano meno di mezza porzione al giorno, nonstante il Canada sia un grande produttore di legumi. I legumi hanno un indice glicemico molto basso (questo significa che sono degli alimenti che si scompongono molto lentamente in zuccheri semplici) e tendono a ridurre o scomporre le proteine animali così come i grassi “cattivi”, come i grassi trans.
Secondo il dottor Sievenpiper si potrebbe aumentare molto il consumo di legumi nelle nostre diete per trarre i benefici cardiovascolari. “Solo il 13 per cento di persone consuma legumi ogni giorno. I legumi svolgono già un ruolo in molti piatti tradizionali, tra cui la dieta mediterranea e quella indiana. Inoltre hanno un altro vantaggio, sono poco costosi.”, ha aggiunto Sievenpiper.
Nella sua meta-analisi il dott. Sievenpiper ha esaminato 26 studi randomizzati e controllati che hanno incluso 1.037 persone. Gli uomini avevano una maggiore riduzione del colesterolo LDL rispetto alle donne, forse perché le loro diete erano più povere e i livelli di colesterolo erano più alti e hanno probabilmente beneficiato più marcatamente da una dieta più sana. Alcuni partecipanti allo studio hanno riferito di piccoli disturbi come gonfiore, diarrea o stitichezza, ma questi sintomi sono scomparsi nel corso dello studio.