Gli scienziati stanno lavorando allo sviluppo di un microchip sottopelle che può somministrare farmaci ad intervalli e dosi stabiliti e la prima applicazione potrebbe essere la sostituzione della pillola contraccettiva.
I ricercatori del Massachusetts Institute of Technologies Robert Langer e Michael Cima ha iniziato a lavorare su questa idea con John Santini nel 1990. Langer e Cima sono nel consiglio di amministrazione di MicroCHIPS, una società che sta ora cercando di rendere l’idea realtà.
In uno studio partito nel 2012, i ricercatori hanno impiantato un chip sotto la pelle in otto donne con osteoporosi. Per più di quattro mesi il dispositivo ha somministrato regolari dosi di un farmaco contro l’osteoporosi normalmente somministrato per iniezione. Lo studio ha mostrato che questo metodo è sicuro ed efficace.
Da allora il dispositivo è notevolmente migliorato, dice Robert Farra, presidente e chief operating officer di MicroCHIPS.
L’ azienda mira a rilasciare il suo primo prodotto al pubblico nel 2017, che sarà probabilmente un dispositivo contraccettivo ormonale che può essere attivato e disattivato in modalità wireless e rilascierà una dose giornaliera di farmaco. Avrà la capacità di offrire progestinico ed estrogeno insieme, come una pillola anticoncezionale a combinazione.
La prima versione di questo dispositivo probabilmente durerà cinque anni, ma è possibile creare chip che rimangono nel corpo funzionanti fino ad un massimo di 16 anni.
“Il microchip impiantabile è il più grande progresso della medicina dalla prima pillola sviluppata nel 1876,” dice il CEO Bradley Paddock.
Un altro dispositivo è stato sviluppato per altre patologie croniche, tra cui la sclerosi multipla. Questa tecnica potrebbe inoltre portare a nuove terapie oggi impossibili, dice Langer, in quanto il dispositivo è in grado di proteggere farmaci instabili.
Il dispositivo potrebbe anche trasmettere dati agli ospedali e ai medici così “si potrebbero avere nei registri le dosi esatte prese per una certa cura”.