Gaianews

Nuove scoperte rendono più difficile per l’HIV nascondersi dai farmaci

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 16.12.2010
Virus HIV che attacca un Linfocita al microscopio elettronico - fonte Wikipedia

Virus HIV che attacca un Linfocita al microscopio elettronico - fonte Wikipedia

Il virus che causa l’AIDS è camaleontico. Ad ogni nuova copia del virus HIV nel corpo degli esseri umani, esso si trasforma continuamente in forme che possono sfuggire anche ai migliori cocktail farmacologici odierni. Comprendere esattamente come l’HIV cambia durante la sua riproduzione all’interno di una cellula umana ospite è la chiave per sviluppare test migliori e trattamenti per i pazienti.

Nel Journal of Biological Chemistry e Nature Structural & Molecular Biology, il microbiologo e biochimico Stefan Sarafianos dell’Università del Missouri rivela nuove scoperte che hanno permesso di capire  come l’HIV elude i trattamentograzie alle  mutazioni. Le sue scoperte forniscono indizi sui meccanismi dell’HIV per resistere a due principali famiglie di farmaci.

“Questi risultati sono importanti perché identificano una nuova mutazione che contribuisce alla resistenza ai farmaci dell’HIV, e che permetterà ai medici di prendere decisioni migliori e prescrivere i farmaci corretti”, ha detto Sarafianos. “Senza che questa conoscenza, le terapia potrebbero non essere ottimali e portare a fallimenti”.

I pazienti con HIV sono regolarmente sottoposti a test per monitorare i livelli del virus e le cellule immunitarie nel loro corpo. I risultati delle prove aiutano i medici a valutare la salute dei loro pazienti e prescrivere il giusto mix di farmaci antivirali. I farmaci aiutano a prevenire la diffusione dell’HIV nei pazienti inibendo la capacità del virus di replicare.

Attualmente, si riesce a tenere sotto controllo il virus HIV per molto tempo attraverso una serie di farmaci che rallentano o inibiscono la sua replicazione all’interno dell’organismo ospite, anche se non esiste ancora un farmaco che possa eradicare il virus completamente. Se il virus prende il sopravvento, esso intacca pesantemente il sistema immuntario, che non riesce più a difendere il corpo da infezioni e agenti esterni.

Il laboratorio di Sarafianos ha determinato le proprietà biochimiche che permettono a ceppi di HIV con una specifica mutazione – la mutazione N348I – di sfuggire all’inibizione nonostante il trattamento con Nevirapina. Il farmaco è usato comunemente in associazione con altri farmaci antivirali per diminuire la quantità di HIV nel sangue. Come risultato della scoperta di Sarafianos, almeno una grande azienda che produce kit per testare la mutazione del virus HIV ha deciso di modificare i suoi test per rilevare la mutazione N348I.

Il risultato di Sarafianos è un esempio del finanziamento alla ricerca negli Stati Uniti. Questo giovane ricercatore ha recentemente ricevuto un premio di 417mila dollari (oltre 300mila euro) dal Dipartimento della Salute USA per aiutarlo a sviluppare anticorpi modificati per una nuova terapia contro l’HIV.

“I nostri ultimi sforzi per la progettazione di anticorpi neutralizzanti contro l’HIV – ha detto fieramente Sarafianos – dovrebbero arricchire il set di strumenti che abbiamo per tenere a bada il virus, che rimane un difficile obiettivo, in quanto è in continuo movimento”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA