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Svezzamento e diabete: quando il rischio di sviluppare la patologia è minore

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 17.07.2013

L’età in cui i bambini vengono introdotti ai cibi solidi può influenzare la probabilità di alcuni di loro di sviluppare il diabete di tipo 1, secondo una nuova ricerca. L’introduzione di cibi solidi in una fase precoce o tardiva per i bambini con un aumento del rischio genetico di diabete di tipo 1 potrebbe elevare il rischio di diabete ulteriormente, secondo una nuova ricerca. Perciò secondo la ricerca per i bambini con un aumento del rischio genetico l’età più sicura per introdurre cibi solidi è tra i quattro e i cinque mesi di età.Anche continuanre ad allattare al seno mentre si introducono nuovi cibi può ridurre il rischio.

Bambina

Gli scienziati del Colorado School of Public Health ad Aurora, Stati Uniti, hanno esaminato due gruppi di bambini con aumentato rischio di sviluppare il diabete di tipo 1. Un gruppo composto da bambini nati presso l’Ospedale St. Joseph di Denver, in Colorado, il cui sangue del cordone ombelicale è stato esaminato per valutare il rischio di diabete; il secondo gruppo era invece composto da bambini non affetti da diabete ma con un fratello o un genitore con diabete di tipo 1. Lo studio mirava a stabilire l’effetto dei tempi di introduzione di cibi solidi, visto che i precedenti studi che esaminano il legame tra i tempi di introduzione dei cibi solidi e di rischio del diabete di tipo 1 hanno prodotto risultati contrastanti.

I bambini arruolati nello studio alla nascita hanno poi svolto dei test all’età di nove mesi, 15 mesi, 24 mesi e poi annualmente. Informazioni sui tempi dello svezzamento nella prima infanzia sono state raccolte nel corso di interviste telefoniche o faccia a faccia a tre, sei, nove, 12, e 15 mesi di età. L’analisi comprende 1.835 bambini, di cui 53 hanno sviluppato il diabete di tipo 1.
 
I neonati che sono stati svezzati presto, cioè prima dei quattro mesi di età, o in ritardo, cioè a sei mesi di età o più tardi, sono stati confrontati con quelli svezzati a 4-5 mesi. Dopo un aggiustamento per una serie di fattori, i ricercatori hanno rilevato che lo svezzamento precoce e tardivo con qualsiasi cibo solido aumentava il rischio di sviluppare il diabete di tipo 1.

Hanno scoperto in particolare che lo svezzamento precoce con la frutta e lo svezzamento tardivo con il riso o l’avena sono associati con un rischio di diabete di tipo 1 più alto, anche se l’allattamento al seno al momento dell’ introduzione di grano e orzo sembra ridurre il rischio. In sintesi, sembra che vi sia una finestra sicura in cui introdurre alimenti solidi tra quattro e cinque mesi di età. I cibi solidi dovrebbero essere introdotti, pur continuando ad allattare al seno per ridurre al minimo il rischio di diabete di tipo 1 nei bambini geneticamente suscettibili, secondo gli esperti.
Gli scienziati hanno aggiunto che i loro risultati devono essere replicati in uno studio di coorte più grande per avere ulteriore conferma.

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