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Tumori, buone proprietà di un nuovo farmaco scoperte in Italia

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 28.12.2011

CancroUn nuovo farmaco sperimentale studiato da ricercatori italiani potrebbe inibire l’attività delle cellule tumorali di un particolare tipo di tumore, il carcinoma.

I carcinomi sono composti da cellule epiteliali trasformate che vengono supportati nella loro crescita da una crescita della vascolarizzazione dedicata al solo tumore.

Il nuovo farmaco, chiamato PLX4720, agisce a vari livelli, sia inibendo la crescita tumorale, sia bloccando l’angiogenesi, ossia lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni che permettono al tumore di nutrirsi e che provocano danni al tessuto circostante.

I ricercatori dell’Istituto di Candiolo, i professori Alberto Bardelli, direttore del Laboratorio di Genetica Molecolare, e Federico Bussolino, Direttore Scientifico della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, hanno studiato il ruolo del oncogene BRAFV600E nel tumore e analizzato l’effetto dell’inibitore dell’angiogenesi tumorale PLX4720 attraverso xenotrapianti tumorali, che in questo caso significa l’impianto di cellule tumorali umane su modelli animali.

La presenza della mutazione BRAFV600E nel genoma delle cellule epiteliali umane ha scatenato la loro risposta angiogenica, ossia la crescita di nuovi vasi sanguigni.

Ma con l’utilizzo dell’inibitore PLX4720, nelle cellule tumorali che ospitano l’oncogenico BRAF si è osservata una modifica profonda della rete vascolare, che ha migliorato la situazione del tessuto circostante riducendo il fenomeno dell’ipossia. L’ipossia, che è la mancanza di nutrimento di un tessuto, favorisce lo sviluppo tumorale e la nascita di metastasi.

Secondo Bardelli e Bussolino la ricerca, pubblicata sulla rivista Proceedings of National Accademy of Science, è una ulteriore tappa nella lotta contro il cancro, che necessita di studiare e colpire le vie di comunicazione tra la cellula tumorale e il microambiente che la circonda.

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