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Scoperta nello Utah un nuova specie di tirannosauro

Scritto da Leonardo Debbia il 11.11.2013

Una nuova specie di tirannosauro è stata scoperta nel Grand Staircase-Escalante National Monument (GSENM), l’estesissimo parco geologico naturale di 760.000 ettari dello Utah meridionale. 

L’enorme carnivoro abitava il ‘continente insulare perduto’, conosciuto come Laramidia, costituito da tre grandi isole, emergenti da un mare poco profondo, al posto dell’attuale continente nordamericano, durante il tardo Cretaceo, tra i 95 e i 70 milioni di anni fa. 

Il dinosauro, i cui resti sono stati rinvenuti nel 2009, ma che solo ora sono stati presentati al grande pubblico, appartiene – come detto sopra – ai tirannosauri, il gruppo di dinosauri carnivori che comprende il conosciutissimo Tyrannosaurus rex, specie principe della successiva fase evolutiva.

 

 Caratteristiche del cranio (fonte: Mark Loewen, NHNU)

Caratteristiche del cranio (fonte: Mark Loewen, NHNU)

Lungo 24 metri ed alto 8, con un peso stimato attorno alle 2,5 tonnellate, possedeva diverse caratteristiche uniche: muso stretto, cranio allargato nella zona posteriore, occhi orientati in avanti con visione binoculare.

La nuova specie è stata chiamata Lythronax Argestes.

Il primo termine, Lytronax, deriva dalle parole greche lythron =  ‘sangue spesso, misto a polvere’ e anax (re), mentre Argestes dalla traduzione del greco ‘vento di sud-ovest’, in riferimento alla posizione geografica di ritrovamento del fossile.

I paleontologi ritenevano che questa specie dal cranio largo e i numerosi denti aguzzi fosse comparsa 70 milioni di anni fa, ma Lythronax sembra essersi evoluto almeno 10 milioni di anni prima.  

Lo studio è stato condotto da Mark Loewen, ricercatore associato al Museo di Storia Naturale dello Utah, in collaborazione con il collega Randall Irmis; Joseph Sertich e Scott Sampson (Denver Museum of Nature & Science) e Philip Currie (University of Alberta).

“La larghezza della parte posteriore del cranio di Lythronax” – osserva Loewen – “consentiva all’animale di avere una visione binoculare, molto utile per un predatore, e una condizione paragonabile a quella del T.rex”.

Recentemente i paleontologi avevano osservato che i dinosauri del Sud della Laramidia (l’area degli attuali Utah, New Mexico, Texas e Messico), anche se appartenenti agli stessi gruppi, si differenziavano, a livello di specie, da quelli della parte settentrionale della Laramidia (l’area degli attuali Montana, Wyoming, Dakota e Canada). 

Laramidia, il continente insulare, 100 milioni di anni fa. (Fonte: Wikipedia)

Laramidia, il continente insulare, 100 milioni di anni fa. (Fonte: Wikipedia)

Lythronax  e gli altri tirannosauridi del Sud appaiono più strettamente correlati tra loro rispetto agli esemplari dal muso allungato del Nord.

A seguito dell’attento esame di queste specie, i ricercatori si chiedono che cosa possa aver causato differenze tanto significative tra le faune del Nord e del Sud, dato che un dinosauro come Lythronax avrebbe avuto tempo e possibilità di spingersi dall’Alaska al Messico. 

Secondo Randall Irmis, considerando le relazioni evolutive, l’età geologica e la distribuzione geografica dei dinosauri in quella parte di mondo, si verificò un frazionamento della massa continentale primitiva che portò all’isolamento delle specie, da cui la estrema diversificazione.

I dinosauri dominavano gli ecosistemi terrestri durante il Mesozoico. 

Tuttavia, la loro evoluzione e la loro distribuzione rimangono tuttora poco chiare. 

I recenti ritrovamenti lasciano supporre che una parte di tirannosauridi siano rimasti isolati nella parte occidentale della Laramidia, a seguito della grande separazione marina Cretacea, dalla parte orientale (Appalachia). Durante la massima estensione del braccio di mare, le specie della Laramidia si sarebbero diversificate e specializzate in bacini isolati, poi in parte sarebbero discese verso il Sud, in parte sarebbero transitate in Asia tra i 75 e i 70 milioni di anni fa, dopo il forte abbassamento di livello marino di fine Cretaceo. 

Il ruolo giocato dall’innalzamento marino ha coinvolto non solo i tirannosauridi, ma molti vertebrati della Laramidia, e questo spiega la numerosa diversificazione delle faune rinvenute in quest’area.

 

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