Gli astronomi hanno annunciato la scoperta di due pianeti grandi il doppio della Terra che ruotano attorno ad una stella nana fredda. La caratteristica che ha però attirato l’attenzione dei ricercatori è la fase in cui è passata da poco la loro stella, ossia la gigante rossa, che rende la stella molto più grande e calda di quello che era originariamente.
I due pianeti sono quindi sopravvissuti alla turbolenta adolescenza della stella, anche se si trovano ad una distanza molto prossima ad essa e sono quindi stati investiti in pieno dall’onda d’urto che si è generata.
Questa scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica Nature, rivoluziona le teorie sul destino della Terra e degli altri pianeti terrestri quando il nostro sole diventerà una gigante rossa tra 5 miliardi di anni. Secondo le teorie astronomiche attuali, la Terra verrà investita e molto probabilmente inglobata nel Sole insieme a Mercurio e Venere, mentre il destino di Marte è incerto.
I ricercatori hanno finora creduto che questo inferno inimmaginabile potesse distruggere in breve tempo i pianeti inglobati nell’atmosfera della gigante rossa – almeno finora.
Questo studio descrive per la prima volta due pianeti – o resti di essi – che, evidentemente, non solo sono sopravvissuti all’esplosione della loro stella, ma possono anche aver contribuito a spogliare il loro sole della maggior parte dell’involucro esterno nel processo. Il team è stato guidato da Stephane Charpinet, astronomo presso l’Institut de Recherche et en Astrophysique Planétologie, Université de Toulouse-CNRS, in Francia.
“Quando il nostro sole si gonfierà fino a diventare una gigante rossa, probabilmente inghiottirà la Terra”, ha detto Elizabeth ‘Betsy’ Green, un’astronoma associata presso l’Università di Arizona, che ha partecipato alla ricerca. “Se un pianeta piccolo come la Terra passa un miliardo anni in un ambiente simile non potrà che evaporare. Solo pianeti con masse molto più grandi della Terra, come Giove o Saturno, potrebbero sopravvivere”, ha detto.
I due pianeti, chiamati KOI 55.01 e KOI 55.02, ruotano attorno alla loro stella in orbite molto piccole. Essedo così vicine, probabilmente sono stati investiti in profondità dall’atmosfera infuocata della gigante rossa, ma sono sopravvissuti. Nella configurazione più plausibile, i due corpi potrebbero avere raggi rispettivamente di 0,76 e 0,87 volte il raggio terrestre, rendendoli i più piccoli pianeti finora rilevati intorno ad una stella diversa da nostro sole.
La stella ospite, KOI 55, è ciò che gli astronomi chiamano una stella subnana B: Si tratta del nucleo esposto di una gigante rossa che ha perso quasi tutto il suo involucro. In realtà, scrivono gli autori, i pianeti possono aver contribuito alla perdita di massa.
Gli autori hanno concluso che i sistemi planetari possono pertanto influenzare l’evoluzione della loro stella, e hanno sottolineato che il sistema planetario osservato offre uno sguardo verso un futuro possibile del nostro sistema solare.