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Il telescopio WISE rivela i colori degli asteroidi troiani di Giove

NEOWISE ha svelato nuovi indizi sugli asteroidi troiani di Giove che orbitano attorno al Sole sulla stessa orbita di Giove

Scritto da Hoda Arabshahi il 17.10.2012

Giove e asteroidi troianiUtilizzando i dati raccolti dal WISE (Wide-Field Infrared Survey Explorer) della Nasa, un gruppo di scienziati del progetto NEOWISE ha svelato nuovi indizi sugli asteroidi troiani di Giove che orbitano attorno al Sole sulla stessa orbita di Giove.

Gli asteroidi troiani che si trovano in corrispondenza di alcuni punti di equilibrio del sistema gravitazionale Sole-Giove sono controllati dal campo gravitazionale di Giove, oltre che dal Sole.

Come cavalli da corsa, gli asteroidi viaggiano in gruppo. Ora, le recenti osservazioni ottenute dal WISE hanno fornito uno sguardo dettagliato ai colori dei cavalli di Troia, dimostrando che entrambi i gruppi anteriore e posteriore sono costituiti prevalentemente dalle rocce rossastre scure con una superficie opaca non riflettente.

I nuovi risultati offrono gli indizi sulle origini degli asteroidi. I ricercatori hanno cercato di rispondere a queste domande: da dove vengono gli asteroidi troiani? Di che cosa sono fatti?

Il telescopio spaziale WISE ha dimostrato che i due gruppi di rocce sono sorprendentemente simili. Inoltre, i troiani non assomigliano agli asteroidi della fascia principale tra Marte e Giove, né a quelli della fascia di Kuiper nelle regioni esterne vicino a Plutone.

“Giove e Saturno sono oggi su orbite stabili, ma nel loro passato probabilmente intersecavano e disturbavano traiettorie di gruppi di asteroidi”, ha dichiarato Tommy Grav, scienziato del progetto WISE presso l’Istituto della scienze planetarie di Tucson, in Arizona.

“Più tardi, Giove ha ricatturato gli asteroidi troiani, ma non sappiamo da dove vengono questi asteroidi. I nostri risultati suggeriscono che potrebbero essere stati catturati localmente. Se fosse così, questo è interessante perché significa che questi asteroidi potrebbero essere costituiti di materiale primordiale di questa particolare parte del Sistema Solare,” ha aggiunto Grave.

La prima scoperta effettiva di un asteroide troiano venne effettuata nel febbraio 1906, quando l’astronomo tedesco Max Wolf, dell’Osservatorio di Heidelberg-Konigstuhl, scoprì un asteroide, in seguito denominato 588 Achilles. Questa roccia spaziale con un diametro di circa 350 chilometri è riconosciuta come primo esempio di tanti asteroidi che passano davanti al gigante gassoso.

I nomi degli asteroidi troiani di Giove derivano da quelli degli eroi che, secondo la mitologia greca, presero parte alla Guerra di Troia.

I troiani di Giove si dividono in due gruppi principali: il campo greco (o gruppo di Achille) in cui gli asteroidi hanno i nomi degli eroi greci, e il campo troiano (o gruppo di Patroclo), sul punto in cui asteroidi hanno il nome degli eroi troiani.

Il telescopio spaziale WISE lanciato dalla NASA il 14 dicembre 2009 è un telescopio infrarosso equipaggiato con uno specchio di 40 cm di diametro attraverso cui sarà scandagliato l’universo nell’intervallo di spettro dell’infrarosso compreso tra i 3 e i 25 μm. La strumentazione del telescopio consente di ottenere immagini 1000 volte più sensibili rispetto ai suoi predecessori IRAS (Infrared Astronomical Satellite).

Dal gennaio 2010 al febbraio 2011, il telescopio ha scattato circa 7.500 foto ogni giorno. Il progetto NEOWISE è una parte della missione WISE in cui si cercano gli asteroidi, e finora ha catalogato più di 158.000 asteroidi e comete in tutto il Sistema Solare.

“Ottenendo un diametro preciso e misurazioni della riflessività della superficie di 1.750 asteroidi troiani di Giove abbiamo aumentato la nostra conoscenza su questi due gruppi di asteroidi”, ha affermato Grav.

Inoltre, cercare di conoscere la superficie o l’interno di un asteroide troiano di Giove è troppo difficile. Ma al contrario dei telescopi ottici, il WISE possiede i sensori infrarossi molto sensibili al bagliore termico di tali oggetti. Ciò significa che il WISE può fornire le stime migliori della riflessività della loro superficie, o albedo, oltre a ulteriori informazioni sui loro colori visibili ed infrarossi (in astronomia il termine “colore” può riferirsi come tipi di luce fuori dello spettro visibile).

Finora, il progetto NEOWISE ha analizzato i colori di 400 asteroidi troiani di Giove, permettendo per la prima volta di elencare molti di questi asteroidi correttamente ed alla base degli schemi di classificazione di asteroidi.

“Non abbiamo visto alcun asteroide ultra-rosso come quelli che risiedono nella fascia principale e nella facia di Kuiper,” ha spiegato Grav. “Invece, abbiamo trovato una popolazione in gran parte uniforme di ciò che chiamiamo gli asteroidi di tipo D, che sono di colore rosso scuro, e il resto è di tipo di C e P, che sono di colore grigio-bluastro. È necessaria una maggiore ricerca, ma tuttavia è possibile che stiamo osservando il materiale più antico conosciuto nel Sistema Solare.”

Gli asteroidi di tipo D sono un raggruppamento nella classificazione spettrale degli asteroidi. Presentano un’albedo molto basso ed uno spettro elettromagnetico piatto all’avvicinarsi del rosso. Si pensa che siano composti da composti organici ricchi di carbonio e silicati anidri, con un possibile nucleo di ghiaccio. Asteroidi di tipo D sono stati trovati nella parte esterna della fascia principale.

Gli scienziati che hanno pubblicato il risultato delle sue ricerche sulla rivista Astrophysical Journal hanno suggerito che una prossima missione spaziale dedicata agli asteroidi troiani di Giove sarebbe in grado di determinare le origini e l’età di questi oggetti.

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