Una delle più grandi sfide nel campo delle neuroscienze è quella di mappare le connessioni sinaptiche tra i neuroni in modo da comprendere il funzionamento del flusso di informazioni nel cervello. Il team del Blue Brain Project del Politecnico di Losanna (EPFL) ha dimostrato per la prima volta che la distribuzione delle sinapsi o connessioni neuronali nella corteccia dei mammiferi può, in larga misura, essere previsto attraverso una simulazione computazionale.
Un team di scienziati della Newcastle university, ha dimostrato che queste cellule che non si dividono sono caraterizzate dallo stesso processo di invecchiamento della altre cellule. Questa scoperta mette in discussione ciò che era condiviso sulla senescenza cellulare e apre nuovi ambiti di ricerca su malattie importanti come le varie forme di demenza senile, la malattia del motoneurone o la perdita di udito legata all’età.
Scienziati italiani, israeliani e tedeschi , guidati dal prof. Stefano Vassanelli, neurofisiologo presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Padova, hanno creato un microchip che è in grado di sostenere una relazioni biunivoca con i neuroni del cervello. Il chip può registrare l’attività dei neuroni e anche stimolarla. La scoperta sarà utile […]
Un ennesimo studio mostra la pericolosità del fumo. Secondo i ricercatori infatti fumare più di 20 sigarette al giorno raddoppia il rischio di emorragie cerebrali potenzialmente fatali, a causa dell’aumento del rischio di aneurisma, secondo quanto scoperto da una ricerca pubblicata online sul Journal of Neurology Neurosurgery and Psychiatry. La buona notizia è che, se […]
Mangiare tutti i giorni i flavanoli del cacao può migliorare le funzioni cerebrali , secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Hypertension dell’American Heart Association. Ogni anno, più del sei per cento delle persone di età superiore ai 70 anni può sviluppare un decadimento cognitivo lieve, una condizione che comporta la perdita di memoria che […]
Era già stato dimostrato che la depressione e lo stress cronico riducono il volume del cervello, condizione che contribuisce al deterioramento emotivo e cognitivo. Ora un team di ricercatori guidato da scienziati di Yale ha scoperto la ragione per cui questo accade: un unico interruttore genetico che innesca la perdita di connessioni cerebrali negli esseri […]
Il morbo di Huntignton è una malattia degenerativa del cervello che porta a disturbi congnitivi e motori. Nuovoi studi hanno dimostrato che i fattori neurotrofici, quei fattori utili allo sviluppo e nella sopravvivenza dei neuroni, possono avere un ruolo importante nella cura della malattia. Lo studio pubblicato su Restorative Neurology and Neuroscience e svolto da […]
Il cervello invecchia meno velocemente se è impegnato in attività riservate ad un cervello giovane. E’ quello che i ricercatori della Arizona State University (ASU) hanno dimostrato accadere nelle api mellifere. Quando le api anziane vengono impegnate in compiti che generalmente sono affidati ad api più giovani il loro cervello inverte la tendenza all’invecchiamento. Secondo […]
Secondo un articolo apparso su Cell Press pochi giorni fa i ricercatori dell’Università di Maastricht hanno creato un apparecchio che consentirà a coloro che non possono muoversi e sono quindi impossibilitati a comunicare di sostenere una conversazione.Perchè questi discorsi silenziosi siano possibili viene utilizzata una scansione in tempo reale del cervello. La ricerca si basa […]
Un team di scienziati dell’Università di Yale ha scoperto una proteina collegata con la depressione: si chiama neuritina. Questa sostanza si trova nel cervello e serve nelle trasmissioni nervose. Gli scienziati hanno scoperto che è anche antidepressiva. Infatti quando si è affetti da stress cronico la produzione di questa sostanza viene bloccata. La ricerca è […]
Il cervello è diviso in zone che svolgono diversi compiti: esistono zone preposte a tradurre segnali olfattivi, uditivi e ci sono zone preposte al linguaggio. Questo è quello che si credeva finora. Oggi una nuova ricerca del MIT dimostra che alcune zone che tradizionalmente svolgevano un compito specifico, possono cambiare funzione ed essere utilizzate per […]
Due scienziati della University of Vermont, Robert Whelan e Hugh Garavan hanno dimostrato che il cervello dei giovani che fanno uso di droghe è diverso da quello di coloro che riescono invece ad autodisciplinarsi. La ricerca è stata pubblicata su Nature Neuroscience e nasce in seno ad un progetto di respiro europeo dell‘Imagen Consortium. Gli […]
Secondo un ricerca pubblicata su Cell Press journal Trends in Cognitive Sciences, svolta da alcuni ricercatori della Umeå University in Svezia, è possibile contrastare l’invecchiamento del cervello. La scoperta mette l’accento su ciò che si fa quando si è già anziani, mentre non risulta importante ciò che si è fatto durante la vita. “Anche se alcune […]
Chi fa uso di cocaina perde un maggiore quantità di materia grigia e quindi invecchia precocemente. Lo sostengono i ricercatori dell’Università di Cambridge che hanno studiato 120 pazienti di cui metà faceva uso di cocaina. Dallo studio è risultato che chi faceva uso di cocaina aveva una riduzione delle cellule del cervello nell’area che gestisce […]
Dipenderebbe da quattro geni l’efficenza di una parte del nostro cervello deputata alla gestione della memoria e all’apprendimento, l’ ippocampo. La perdita dell’efficenza dipenderebbe da un restringimento di questa zona del cervello. L’hanno scoperto i ricercatori della University of California di Los Angeles e i risultati sono stati pubblicati su Nature Genetics. Per la ricerca […]
L’esposizione a radiazioni ionizzanti dei raggi X è di certo il più grande fattore noto di rischio ambientale per gran parte dei tumori al cervello, come i meningiomi non maligni. Ora alcuni ricercatori americani mettono in guardia i medici dal sottoporre i pazienti a frequenti radiografie all’apparato dentario, tra le più comuni cause di radiazioni […]
I ricercatori della MedUni di Vienna, studiando l’influenza della serotonina sulle connessioni all’interno del cervello umano hanno scoperto che, nelle persone depresse, l’effetto inibitorio del recettore della serotonina 1A è estremamente basso. Questo significa, afferma Siegfried Kasper, capo del Dipartimento Universitario di Psichiatria e Psicoterapia, che i pazienti colpiti da tale malattia “non sono praticamente […]
Secondo i ricercatori dell’Università della California i soggetti depressi sono caratterizzati da una maggiore interconnesione fra le diverse aree del cervello soprattutto quelle che regolano l’umore. Come sempre ci sembra doveroso ripetere che in queste ricerche ci muoviamo nell’ambito della cura dei sintomi e non della causa dei sintomi della depressione. La maggior parte di […]
Digiunare fa bene al cervello e fa vivere più a lungo: lo dicono i ricercatori del National Institute on Ageing di Baltimora (Usa). I ricercatori hanno dimostrato che il idgiuno innesta un meccanismo virtuoso che tiene lontane Parkinson e Alzheimer. Secondo il ricercatore Mark Mattson un taglio di 500 calorie due volte a settimana potrebbe […]
(approfondimento) Una ricerca finanziata dall’associazione americana Autism Speaks (L’autismo parla), ha scoperto che le immagini dell’attività cerebrale dei neonati mostrano i segni dell’autismo e potrebbero portare a identificare i soggetti a rischio prima che i sintomi comportamentali inizino ad essere eclatanti. I cambiamenti nello sviluppo del cervello alla base dei disturbi dello spettro autistico (DSA) […]