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Empatia, bambini di sette mesi già capiscono la mente altrui

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 01.01.2011
Un bambino "ragiona" sulla falsa aspettativa di un personaggio dei cartoni animati. Crediti: Science/ AAAS

Un bambino "ragiona" sulla falsa aspettativa di un personaggio dei cartoni animati. Crediti: Science/ AAAS

Un ricerca su bambini molto piccoli – anche di pochi mesi – ha fatto emergere una loro capacità inaspettata. Essi possono rendersi conto che altre persone vedono il mondo in modo diverso, e possono conservare memoria di questo. Sembra che questa realizzazione avvenga automaticamente, senza sforzo deliberato, secondo gli autori. La capacità di inferire le intenzioni e le credenze altrui, spesso conosciuta come “teoria della mente”, è una parte essenziale delle interazioni sociali e può essere stata una condizione fondamentale per l’evoluzione cooperativa delle società umane.

Fino a pochi anni fa, era generalmente accettata la teoria secondo cui questa capacità della mente non emergeva fino a quando i bambini non raggiungevano i tre o quattro anni di età. Da allora, una raffica di studi, utilizzando una varietà di metodi, ha suggerito che l’uomo potrebbe già possedere questa capacità molto prima.

Ágnes Kovács Melinda e colleghi hanno sviluppato un nuovo approccio a questo problema e lo hanno applicato sia agli adulti che ai bambini di sette mesi. Gli esperimenti che mostrano il soggetto prova una serie di video animati in cui una prima palla rotola dietro un muretto, e poi o vi soggiorna, rotola fuori dalla vista, o rotola via e torna indietro. Un personaggio dei cartoni animati osserva diversi intervalli di questo processo. Alla fine di ogni video, i ricercatori hanno misurato il tempo impiegato dai soggetti sottoposti al test per rilevare la palla. (Per i bambini, i ricercatori hanno dedotto questo dato sulla base di quanto tempo hanno impiegato i bambini a distogliere lo sguardo dallo schermo.)

Sia negli adulti che nei bambini i tempi di reazione erano più veloci quando ciò che credeva il personaggio dei cartoni animati rispetto alla posizione della palla corrispondeva con la posizione effettiva. E’ stato così anche quando il personaggio dei cartoni animati aveva lasciato lo schermo alla fine del video. Kovács e colleghi hanno concluso che già a sette mesi di vita si percepiscono automaticamente i punti di altre persone, e anche quando queste non sono più presenti, e si riesce a ricordare ciò che esse credevano rispetto all’ambiente circostante, conservando queste informazioni come vere e proprie rappresentazioni alternative del mondo.

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