Gli spazi verdi in ambito urbano hanno un beneficio non solo sulla fauna selvatica, ma anche sulle comunità locali, migliorando la salute mentale e fisica delle persone che vivono nelle vicinanze.
Tuttavia, l’Europa sta diventando sempre più affollata e la popolazione urbana in aumento fa crescere il bisogno di case e di altre strutture e servizi per il tempo libero.
Due argomenti opposti sono emersi per quanto riguarda la gestione del territorio in Europa: le città devono diventare più compatte e dense o espendersi nella campagna circostante? Aumentando la densità urbana si crea infatti una tensione tra il bisogno di abitazioni e la presenza di spazi verdi e dei servizi ecosistemici che forniscono.
Per misurare l’impatto della politica di pianificazione urbana negli spazi verdi, alcuni ricercatori hanno studiato una regione altamente urbanizzata dell’ Inghilterra. Infatti secondo questo studio pubblicato su Biology Letters, la politica di pianificazione urbana nel Regno Unito ha avuto una forte influenza sulla quantità di spazio verde delle città .
Si è riscontrato che un cambiamento nella politica di pianificazione, nel 2000, ha portato a un declino nelle aree urbane dello spazio verde in nove città tra il 2001 e il 2006, anche se la quantità di spazio verde in tutte tranne una delle città in esame è complessivamente aumentato dal 1991.
I ricercatori hanno esaminato i dati del satellite per le 13 più grandi città inglesi nel 1991, 2001 e 2006 per individuare spazi verdi e aree edificate. Hanno anche utilizzato i dati del MODIS Enhanced Vegetation Index per monitorare i cambiamenti globali del livello del verde in ogni città rispetto alle zone rurali limitrofe. Infine, i ricercatori hanno esaminato i cambiamenti della popolazione nelle città con due serie di dati: i dati dei censimenti del 1981, 1991 e 2001, in combinazione con i numeri di abitazioni degli stessi tre anni, più quelli del 2006 e del 2008. Questa informazione è stata poi analizzata insieme ai cambiamenti della politica nazionale che hanno avuto luogo nel 2000.
I risultati hanno rivelato che lo spazio verde urbano è aumentata in 12 delle 13 città studiate dal 1991. Allo stesso tempo, la popolazione in nove di queste città è aumentata e tutti le 13 città hanno visto aumentare la densità della popolazione visto che il numero di case è aumentato più velocemente rispetto alla superficie totale urbana.
Tuttavia, l’aumento di spazio verde per lo più è avvenuto prima del 2001. Questo potrebbe essere attribuito al fatto che grandi aree di terreno industriale sono state abbandonate dal 1980 e al 1990, anche se non ci sono dati affidabili per confermare questo.
Dopo il 2001, lo spazio verde in nove delle città è diminuito, cosa che i ricercatori attribuiscono alle linee guida della nuova politica introdotta nel 2000. Le linee guida sono state progettate per limitare l’espansione urbana nelle zone rurali e incoraggiare lo sviluppo delle aree dismesse, come le aree industriali abbandonate, i parchi, gli orti e i giardini domestici, quindi è stata favorita la densificazione. Queste linee guida erano finalizzate ad aumentare la densità abitativa di almeno 30 unità per ettaro. Gli obiettivi della politica, che ha cercato di garantire che il 60 per cento di tutte le nuove abitazioni delle aree dismesse fossero occupate sono stati raggiunti entro il 2004 e la densità abitativa ha rapidamente superato le 40 unità per ettaro.
I benefici per la salute degli spazi urbani verdi sono riconosciuti dai politici nel Regno Unito e nel resto d’Europa. Tuttavia, ci sono pressioni contrastanti all’interno dell’ambiente della politica nei confronti degli urbanisti. Aumentare lo spazio verde urbano è possibile, ma i ricercatori avvertono che questo potrebbe creare maggiore pressione sulle vicine regioni rurali.