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Cnr: passi avanti verso celle solari low-cost

Sviluppato dal CNR di Parma nuova cella solare che potrebbe far risparmiare il 15%

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 09.10.2012

Il progresso tecnologico nell’ambito delle tecnologie delle celle fotovoltaiche ha grande importanza nell’economia delle rinnovabili. Un contributo importante viene oggi dal CNR, con un studio pubblicato su Applied Physics Letterse e supportato dal ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del programma Industria 2015. Lo studio rivela che gli scienzait hanno reso possibile un aumento dell’efficienza del 15% dei moduli fotovoltaici innovativi, a base di film sottili di diseleniuro di rame, indio e gallio.(Cigs)

“Questo materiale policristallino, noto con l’acronimo di Cigs, è ideale per applicazioni fotovoltaiche soprattutto perché assorbe la luce in modo molto efficiente”, spiega Massimo Mazzer dell’Imem-Cnr. “È però complesso da sintetizzare sotto forma di film sottile mantenendo le necessarie caratteristiche di composizione chimica e di struttura cristallina. Finora per la deposizione dei film si è ricorsi a processi di sintesi complessi, che richiedono numerosi passaggi in condizioni anche molto diverse di temperatura e pressione: la produzione su scala industriale di moduli fotovoltaici a base di Cigs non è pertanto decollata a causa degli alti costi”.

Il gruppo di ricerca ha sviluppato invece un processo “che consente di depositare film sottili di Cigs, con un unico passaggio a temperature di circa 270°C, molto più basse dell’attuale limite inferiore di circa 400°C dichiarato da altri centri di ricerca e industriali in tutto il mondo”, chiarisce il coordinatore.

“Questo importante risultato è stato ottenuto grazie ad una tecnica che utilizza delle scariche elettriche controllate per vaporizzare istantaneamente il Cigs dalla superficie di un lingotto e trasferirlo sul substrato della cella solare. Nei laboratori dell’Imem siamo riusciti a controllare le proprietà termodinamiche di queste nuvole di atomi generate dagli impulsi elettronici fino a ottimizzare la formazione e la crescita del film sottile”.

In termini di efficienza il 15% ottenuto col nuovo processo è in linea con i migliori risultati raggiunti finora su scala industriale “ma ci aspettiamo di riuscire a colmare ulteriormente il gap con l’attuale record mondiale del 20,3% ottenuto in laboratorio dai ricercatori dello Zsw di Stoccarda”, conclude Mazzer. “Uno dei principali vantaggi che derivano dall’abbattimento delle temperature è la possibilità di produrre celle solari a film sottile di Cigs su un’ampia gamma di substrati, tra cui nastri metallici o materiali plastici flessibili, realizzando per esempio prodotti fotovoltaici da integrare nell’edilizia, dove si consumano i due terzi circa di tutta l’energia elettrica distribuita dalla rete”.

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