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Importante operazione antibracconaggio nel Parco Nazionale d’Abruzzo

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 08.11.2013

Nella mattinata di giovedì 7 novembre 2013, molto presto, le Guardie del Parco hanno messo a segno un’operazione antibracconaggio di rilevante importanza e di grande rilievo istituzionale, mai effettuata nella storia centenaria del Parco.

carcassa cervo

Infatti, sulla base di un decreto  di perquisizione  locale e sequestro della  Procura della Repubblica di Sulmona, due distinti nuclei di Guardie hanno effettuato, contemporaneamente, altrettante perquisizioni di immobili nei due Comuni laziali di Esperia e Itri. Si tratta di due località molto lontane e, quindi, ben oltre i confini dell’Area Protetta e della sua Zona di Protezione Esterna.

Le perquisizioni hanno portato al sequestro di:

•due crani di cervo completi di palchi;

•un cranio di capriolo completo di palco;

•n. 2 cartucce calibro 12;

•diversi pezzi di carne contenuti in vari sacchi di plastica.

I soggetti sottoposti alle perquisizioni (zio e nipote, omonimi, residente uno a Itri e l’altro a Esperia) erano già stati denunciati per esercizio abusivo di pascolo nelle località “Lago Vivo” e “Valle Cupella” di Barrea, non lontane dal territorio laziale e molisano del Parco.

Sulla scorta dei sospetti del  Servizio di Sorveglianza  dell’Ente, le Guardie del Parco hanno messo in atto una serie di attività investigative, sulla scorta delle quali è stato accertato che i due facevano attività di bracconaggio ai danni della fauna protetta nel cuore del Parco. Non si esclude che dietro tali attività delittuose si nasconda un illegale e remunerativo commercio  di carne  e di crani di animali  di specie protetta. Questa operazione fa seguito, peraltro, ad altre brillanti azioni, con perquisizioni, nei mesi passati a seguito delle quali sono stati individuati altri bracconieri, sempre in zona di Barrea e nella Valle del Giovenco, regolarmente denunciati alla Autorità Giudiziaria.

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