Un nuovo studio ha rivelato che gli integratori di isoflavoni di soia non diminuiscono la crescita del cancro al seno e la proliferazione delle cellule tumorali, in uno studio clinico randomizzato i cui risultati sono stati pubblicati su Cancer Prevention Research, una rivista della American Association for Cancer Research.
Il ricercatore Seema A. Khan, professore di chirurgia presso la Northwestern University, ha detto che i risultati di questo studio sono coerenti con i risultati di studi precedenti per testare i benefici degli integratori alimentari nella prevenzione contro il cancro.
“In parole povere, gli integratori non sono cibo. Anche se gli alimenti a base di soia sembrano avere un effetto protettivo, non stiamo vedendo lo stesso effetto con l’integrazione con componenti isolati di soia, quindi continuare a testare i possibili benefici degli integratori a base di soia probabilmente non è sensato”, ha detto Khan.
Khan ha detto che anche la supplementazione di beta-carotene e selenio non ha mostrato alcun beneficio in altri studi per la prevenzione del cancro del polmone.
“Gli alimenti sono molto complessi e ci sono probabilmente delle altre sostanze che non abbiamo identificato e che proteggono contro il cancro”, ha detto Khan.
Per l’attuale studio, Khan e colleghi hanno assegnato in modo casuale a 98 donne un supplemento misto di isoflavoni di soia oppure placebo (cioè dei finti integratori contenenti solo eccipienti). Gli isoflavoni sono componenti degli alimenti a base di soia che ci si aspettava avessero una attività anti-estrogeno.
Queste donne avevano più di 4.000 cellule tumorali epiteliali mammarie. Dopo sei mesi, i ricercatori hanno valutato i livelli di Ki-67, un marker della crescita delle cellule cancerose. Nelle donne dello studio non è stata osservata alcuna differenza dopo sei mesi nei due gruppi che ricevevano il supplemento o il placebo. Tuttavia, tra le donne pre-menopausa, il livello di Ki-67 è aumentato, suggerendo addirittura un effetto negativo della supplementazione.
“Questa è una piccola ricerca, che però dovrebbe suggerire cautela nell’uso degli integratori a base di isoflavoni”, ha detto Khan.