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Epatite C, due promettenti farmaci presto anche in Italia

Due farmaci in via di commercializzazione in Italia promettono di migliorare notevolmente la qualità della vita per i pazienti affetti da epatite C

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 11.11.2012

Due farmaci in via di commercializzazione in Italia promettono di migliorare notevolmente la qualità della vita per i pazienti affetti da epatite C. Ma i problemi rimangono, a causa dell’altissimo costo dei farmaci e della difficile reperibilità.

Il Comitato Prezzi e Rimborso (CPR) dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha ammesso lo scorso 3 Agosto alla rimborsabilità a carico del Servizio Sanitario Nazionale due nuovi farmaci per la cura dell’Epatite C: il boceprevir e il telaprevir. 

Il boceprevir è un farmaco innovativo in grado di assicurare un incremento importante delle percentuali di Risposta Virologica Sostenuta (SVR) in tutte le diverse tipologie di pazienti affetti da Epatite cronica C con genotipo 1, impedendo il progressivo avanzamento della patologia.L’iter per la commercializzazione dei due medicinali proseguirà con la ratifica della decisione da parte del CdA AIFA e la successiva pubblicazione dei provvedimenti in Gazzetta Ufficiale. L’utilizzo di questi farmaci sarà monitorato tramite Registri AIFA, che però non sono stati ancora attivati: questo rende di fatto i farmaci ancora non disponibili per i pazienti.

Virus HCV dell'Epatite C al microscopio elettronico

L’introduzione tempestiva di un nuovo protocollo di trattamento in grado di portare all’eradicazione dell’infezione cronica nel paziente con Epatite C e ridurre di conseguenza l’incidenza delle sequele correlate ai suoi stadi più avanzati, rappresenta un’opportunità per il Servizio Sanitario Nazionale di abbattere gli ingenti costi di gestione generati non solo in caso di trapianto di fegato o insorgenza di carcinoma, ma anche dalla popolazione di pazienti con infezione cronicizzata di medio-lungo periodo.

Tuttavia, i farmaci non verranno somministrati a tutti i pazienti indiscriminatamente, anche a causa del costo altissimi di un ciclo di trattamento, che può arrivare anche a 30-40mila euro. Chi continua a rispondere a interferone verrà ancora trattato con questo farmaco.

Il boceprevir è già oggi disponibile in 16 Paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e UK), in metà dei quali è commercializzato sin dall’Agosto 2011.

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