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Molise è la regione di’Italia con più obesi: il 13,5% è in grave sovrappeso

“Anche se si tratta di numeri decisamente inferiori rispetto a quelli riscontrati in altre nazioni europee non dobbiamo sottovalutare la situazione o pensare che sia un problema solo meridionale"

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 29.01.2013

La Basilicata perde la maglia nera dell’obesità e la cede al Molise, che diventa la prima regione italiana per tasso di obesità. Ben il 13,5% dei molisani risultano infatti gravemente in sovrappeso, rispetto alla media nazionale del 10%. Al secondo posto si classifica la Basilicata col 13,1% seguita dalla Puglia con il 12,6%.

Secondo i dati del Rapporto Istat Noi Italia, dunque, per la prima volta il Molise raggiunge il triste primato

Obesità

“Anche se si tratta di numeri decisamente inferiori rispetto a quelli riscontrati in altre nazioni europee – ha dichiarato il dott. Marcello Lucchese, Presidente della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie metaboliche (SICOB) – non dobbiamo sottovalutare la situazione o pensare che sia un problema solo meridionale. Il numero degli obesi italiani è cresciuto del 25% dal 1994 ad oggi e anche regioni settentrionali come Emilia Romagna e Friuli-Venezia Giulia (con 12% e 11,8% rispettivamente) registrano ormai numeri in costante aumento”.

L’obesità provoca una serie di gravi malattie che possono portare alla morte, come ipertensione, diabete e cancro.

“Quando dieta, esercizio fisico e cure farmacologiche non sono sufficienti è opportuno sottoporre i pazienti a tecniche di chirurgia bariatrica – continua il dr. Lucchese – e non certo per fini estetici ma per salvare loro la vita. A questo si aggiunga l’impatto economico, soprattutto in tempi di spending review, dell’obesità: i costi sociali a questa condizione, infatti, ammontano a 23 miliardi di euro, di cui 11 a carico del Servizio Sanitario Nazionale. A questi vanno aggiunti i costi indiretti quantificabili a 65 miliardi di euro annui e rappresentati da decessi, riduzione della produttività lavorativa, assenza dal lavoro, sussidi pensionistici e disoccupazione. Se incentiviamo la chirurgia dell’obesità possiamo quindi risparmiare fino a 88 miliardi”.

Guardando i dati dei propri censimenti, la SICOB afferma che nel 2011 in Italia sono state eseguite 7.214 operazioni di chirurgia bariatrica: 4093 al Nord, 1983 al Centro, 880 al Sud e 258 nelle Isole. “Sono almeno un milione gli obesi italiani che potrebbero risolvere i loro problemi grazie ad interventi chirurgici”, ha detto Lucchese.

Infine, un appello di Lucchese alla prossima maggioranza: “Dobbiamo incentivare su tutto il territorio nazionale la conoscenza e l’applicazione degli interventi di chirurgia dell’obesità, perché è l’unico metodo per curare in maniera duratura ed efficace il grave eccesso di peso. Speriamo che i media nazionali ci aiutino in quest’opera di sensibilizzazione e conoscenza della nostra disciplina”.

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