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Perdere peso fa risparmiare il sistema sanitario nazionale

Perdere peso nel caso di pazienti obesi può far risparmiare il sistema sanitario nazionale, secondo quanto emerso nel corso della conferenza stampa della Società italiana di chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche (Sicob).

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 25.09.2012

Perdere peso nel caso di pazienti obesi può far risparmiare il sistema sanitario nazionale, secondo quanto emerso nel corso della conferenza stampa della Società italiana di chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche (Sicob).

Con una perdita di soli 7 kg di massa grassa in un paziente obeso, ci sarebbe un beneficio in termini di risparmio nelle cure di circa 400 euro l’anno.

Nei casi impossibili da curare attraverso la dieta o l’attività fisica, ecco che la chirurgia bariatrica è l’unica speranza, e – osserva la Sicob – alleggerisce anche la spesa sanitaria nazionale.

Il beneficio è dovuto al fatto che nei pazienti obesi il diabete mellito di tipo 2 è spesso presente, ma si può avere una compelta remissione della patologia (in 9 casi su dieci), grazie all’intervento, consentendo ”già pochi giorni dopo l’intervento di non prendere più farmaci per il diabete e prevenire tutte le complicanze della malattia” ha detto – ha spiegato Nicola Basso, già presidente della Sicob e membro del consiglio direttivo.

Oltre alle malattie, occorre anche aggiungere le perdite derivanti da una ridotta produttività lavorativa (sia in termini di assenze che inabilità a svolgere determinate mansioni), dall’incremento degli incidenti sul lavoro e dal pensionamento anticipato.

La chirurgia bariatrica, anche per la notevole estensione del fenomeno obesità (globesity), è oggi la chirurgia in maggiore e più rapida espansione. La prossima sfida – secondo il Sicob – sarà il trattamento chirurgico del diabete, attraverso metodiche chirurgiche più o meno diversificate dalle attuali a seconda che sia associata (diabesity) o meno l’obesità.

Già vi sono evidenze sperimentali e cliniche della remissione del diabete, più o meno immediata e più o meno importante nei vari interventi di chirurgia bariatrica (bendaggio gastrico regolabile: remissione lenta in circa il 50% dei casi; bypass gastrico: remissione quasi immediata in circa l’85% dei casi; diversione bilio-pancreatica: remissione quasi immediata in circa il 98% dei casi secondo i dati del Sicob).

In Italia – aggiunge la Sicob – i costi sanitari (diretti) annui dell’obesità sono valutabili intorno ai 23 miliardi di euro, di cui 11 a carico del Servizio Sanitario Nazionale (ospedalizzazioni per oltre il 60%, diagnostica per oltre il 10%, farmaci e visite per circa il 15%). I costi indiretti sono calcolabili in circa il triplo, nell’ordine di 65 miliardi di euro annui.

La conferenza stampa della Sicob ha anche promosso il primo congresso nazionale della chirurgia italiana che si svolgerà all’Auditorium Conciliazione di Roma fino al 27 settembre.

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