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SARS in Francia: confermato secondo caso

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 13.05.2013

SARS in Francia: un secondo caso è stato confermato dal Ministero della Salute ieri. Sembrerebbe essere un caso di trasmissione da umano a umano.

Il coronavirus ha infettato un uomo di 50 anni che potrebbe aver contratto il virus in ospedale.
Coronavirus

Il ceppo si è diffuso in Europa provenendo dai paesi arabi. E’ ora presente in Francia, Gran Bretagna e Germania.

Anche se ad oggi non c’è stata una grande evidenza di trasmissione da uomo a uomo, così come successe nel 2003, quando l’epidemia uccise quasi 800 persone, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità sostiene che il contagio da uomo a uomo è possibile. E’ molto improbabile però che il virus possa portare ad una pandemia.

Per ora, secondo l’OMS, è necessario che tutti siano informati e che si adottino delle precauzioni, soprattutto coloro che lavorano nelle strutture sanitarie.

Il primo caso di nCoV in Francia, è stato confermato l’8 maggio. Si tratta di un uomo di 65 anni che si è ammalato dopo il ritorno da Dubai alla fine del mese scorso.

Entrambi i pazienti francesi sono in un ospedale nel nord della città di Lille. Il caso do un giovane, trasferito nell’ospedale quando ha cominciato ad avere difficoltà respiratorie suggerirebbe che la trasmissione aerea del virus è possibile,ha detto il professor Benoit Guery, capo della unità di malattie infettive dell’ospedale di Lille.

“Per fortuna, questo rimane un virus che non si trasmette facilmente,” ha spiegato. “Non credo che sia una notizia interessante per il pubblico. Questo virus c’è da un anno e abbiamo 34 casi a livello globale”

Il secondo caso francese, ha spiegato il dottore, si era verificato perché il primo paziente ha presentato sintomi “molto atipici”, ma non era stato isolato immediatamente.

Ora i funzionari hanno sottoposto a screening 124 persone che erano venute a contatto con il primo paziente e su cinque persone, di cui tre del personale medico, sono state condotte prove di laboratorio. Fra questi tutti sono risultati negativi, tranne il suo compagna di stanza, con cui il paziente deceduta ha convissuto per 3 giorni, dal 27 al 29 aprile, stando a ciò che ha riportato il Ministero.

Ora le autorità stanno facendo il possibile per riuscire a sottoporre a screening e isolare tutti coloro che sono stati in contatto con il secondo caso.

Fonte Reuters

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