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Scoperto legame tra vicinanza alle strade e leucemia infantile

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 25.06.2011

Milano, smogSecondo alcuni ricercatori francesi, vivere vicino a strade trafficate è associato ad un aumentato rischio di leucemia infantile.
Lo studio ha rilevato che i bambini che vivono nel raggio di 500 metri di distanza dalle strade principali hanno una maggiore probabilità di sviluppare la leucemia rispetto a quelli che vivevano lontano dalle strade trafficate. E’ possibile che alti livelli di inquinamento da traffico dalle strade siano responsabili dei tassi più elevati della malattia.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la leucemia è il tumore più comune nell’infanzia, con 46,7 casi per milione di bambini (di età inferiore ai 15) per anno in Europa, ma la sua causa è spesso sconosciuta. Altri studi hanno collegato la leucemia negli adulti all’esposizione al benzene, che si trova anche in piccole quantità nella benzina e nel gas diesel di scarico del motore.

Per indagare se vi fosse qualche collegamento tra la leucemia e la vicinanza della casa di un bambino alle principali strade, i ricercatori hanno condotto uno studio sui bambini francesi. Hanno confrontato 762 bambini, a cui era stata diagnosticata la leucemia, con 1681 altri bambini individuati in modo casuale nella popolazione francese. Lo studio rientra nella European Commission’s European Environment and Health Strategy, nota come SCALE2.

I ricercatori hanno mappato le strade vicino alla casa di ogni bambino e hanno stimato dei livelli di biossido di azoto come indicatore di inquinamento da gas di scarico dei veicoli. Hanno quindi calcolato la “odds ratio” ( per trovare le associazioni statistiche tra i parametri), che ha permesso ai ricercatori di esplorare il rapporto tra l’esposizione alle principali strade e la leucemia infantile.

Hanno scoperto che la leucemia infantile è risultato associata con una vita trascorsa nel raggio di 500 metri di vicinanza a strade ad alta densità di traffico (in particolare con veicoli pesanti), e questa associazione era più forte quando le strade erano fra 300 e 100 metri dalle case. L’associazione è risultata più forte per i bambini che avevano vissuto in quelle case per due anni o più, e più forte per i bambini che non si erano mai trasferiti.

L’ esposizione stimata per il biossido di azoto è stata utilizzata anche come indicatore dell’inquinamento da mezzi di trasporto. Si è constatato che tale esposizione è stata significativamente associata con la leucemia infantile. I bambini esposti ad elevati livelli stimati di biossido di azoto (sopra 16,2 μg/m3) avevano una maggiore probabilità di sviluppare la leucemia.

I risultati non sono cambiati quando i ricercatori hanno monitorato una serie di fattori, compreso il grado di urbanizzazione intorno alle case dei bambini, il tipo di ricovero, le prime comuni infezioni durante l’infanzia, l’uso da parte della madre di pesticidi quando era incinta, e se il padre ha fumato prima del concepimento.

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