Gaianews

Studio su 1,3 milioni di donne: smettere di fumare allunga la vita di 10 anni

In un mega-studio su circa 1,3 milioni di donne scoperto il forte legame tra il fumo e il rischio di morte

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 28.10.2012

I ricercatori inglesi e americani hanno scoperto che donne che smettono di fumare possono vivere fino a 10 anni in più. La nuova ricerca non lascia dubbi, visto il grande numero di pazienti reclutate per un lungo periodo – 1,3 milioni durante 12 anni di osservazioni – ed è basata sui risultati dello studio “Million Women” pubblicato online sulla rivista scientifica The Lancet.

Circa 1,3 milioni di donne in età compresa tra i 50 e i 65 anni sono state reclutate per un grande studio tra il 1996 e il 2001. Le partecipanti hanno completato un questionario su stile di vita e su fattori medici e sociali e sono state riesaminate tre anni dopo. Inoltre sono stati registrati i decessi registrando anche la causa di morte. Le donne sono state tracciate per una media di dodici anni e ad oggi circa 66.000 partecipanti allo studio sono morte.

Donne e fumoInizialmente, il 20% dei partecipanti allo studio erano fumatrici, il 28% ex-fumatrici e il 52% non aveva mai fumato. Le donne che erano ancora fumatrici a 3 anni dall’inizio dello studio avevano tre volte più probabilità di morire nei successivi 9 anni, anche se alcune donne hanno ridotto il rischio smettendo di fumare durante i tre anni. Basandosi tu una simile proporzione – suggeriscono i ricercatori – si può dedurre che i due terzi di tutti i decessi dei fumatori a 50, 60 e 70 anni sono causati dal fumo, come la maggior parte della differenza tra fumatori e non fumatori è venuto da malattie correlate al fumo come il cancro del polmone, le malattie polmonari croniche, le malattie cardiache o l’ictus. I rischi tra i fumatori aumentano vertiginosamente con la quantità di sigarette fumate, ma anche una sola sigaretta al giorno peggiora l’aspettativa di vita: i tassi di mortalità sono risultati infatti il doppio di quelli dei non fumatori.

Il principale dato emerso dallo studio è che sia i rischi del fumo e i benefici dell’interruzione sono risultati più accentuati rispetto agli studi precedenti: i fumatori che hanno smesso da circa 30 anni hanno evitato il 97% del rischio di morte prematura, e anche se rimanevano per decenni gravi rischi tra coloro che fumavano fino a 40 anni prima di smettere, i rischi tra coloro che hanno continuato fumare dopo i 40 anni sono stati dieci volte più grandi.

Secondo il co-autore professor Sir Richard Peto, presso l’Università di Oxford, Regno Unito, “se le donne come gli uomini, muoiono come gli uomini – ma, siano essi uomini o donne, i fumatori che smettono prima di aver raggiunto la mezza età avranno un guadagno extra di circa dieci anni di vita. Sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti, le donne nate intorno al 1940 sono state la prima generazione in cui una buona percentuale fumava un numero considerevole di sigarette per tutta la vita adulta. Quindi, solo nel 21° secolo abbiamo potuto osservare direttamente tutti gli effetti del fumo prolungato, e di cessazione prolungata, su mortalità prematura tra le donne.”

In un commento collegato, il professor Rachel Huxley, presso l’Università del Minnesota, negli Stati Uniti, aggiunge: “Può sembrare paradossale che abbiamo dovuto aspettare fino al 21° secolo per osservare le conseguenze nelle donne in un’abitudine diffusasi a metà del 20° secolo, quando il fumo di tabacco ha invaso gran parte del mondo sviluppato. Ma il motivo è che nella maggior parte d’Europa e negli Stati Uniti la popolarità del fumo tra le giovani donne ha raggiunto il suo picco nel 1960, vari decenni più tardi rispetto agli uomini. Quindi i precedenti studi hanno sottovalutato l’impatto del fumo sulla mortalità nelle donne semplicemente a causa del fatto che meno donne iniziavano a fumare in giovane età.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA