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Pane che precede di 4000 anni la nascita dell’agricoltura

Scritto da Leonardo Debbia il 29.07.2018

In un sito archeologico nel nord-est della Giordania sono stati scoperti i resti carbonizzati di una sorta di antica pagnotta schiacciata, che alcuni cacciatori-raccoglitori cossero 14.400 anni fa.

Si tratta indubbiamente della più antica testimonianza di pane mai rinvenuta prima d’oggi, che si deve ammettere antecedente all’avvento dell’agricoltura di almeno 4000 anni.

Una delle strutture in pietra del sito di Shubayqa 1. Nel centro, il camino dove è stato trovato il pane (crediti: Alexis Pantos)

Una delle strutture in pietra del sito di Shubayqa 1. Nel centro, il camino dove è stato trovato il pane (crediti: Alexis Pantos)

Questa scoperta autorizza di ipotizzare che la produzione di pane a base di cereali selvatici possa aver incoraggiato i cacciatori-raccoglitori dell’epoca (periodo natufiano) a coltivare i cereali selvatici, contribuendo così alla nascita dell’agricoltura e alla ‘rivoluzione’ del Neolitico.

Il team di ricercatori, provenienti dalle Università di Copenhagen e di Cambridge e dallo University College di Londra (UCL), ha analizzato i resti del cibo carbonizzato dal sito natufiano di Shubayqa, nel Deserto Nero del nord-est della Giordania.

I risultati delle analisi sono stati quindi pubblicati negli Atti della National Academy of Sciences.

“La presenza di svariati alimenti carbonizzati nei camini di Shubayqa 1 è una scoperta eccezionale e ha offerto la possibilità di caratterizzare le pratiche alimentari di 14mila anni fa”, dichiara l’archeobotanica Amaia Arranz Otaegui, dell’Università di Copenhagen, autrice leader dello studio. “I 24 resti analizzati mostrano gli antenati selvatici di cereali quali orzo, monococco e avena, che furono macinati, setacciati e impastati prima di venire cotti in forma di una sorta di focacce molto simili a quelle rinvenute nei siti neolitici romani in Europa e in Turchia.

“Ora siamo in grado di affermare – continua la ricercatrice – che prodotti molto simili al pane erano perciò stati ottenuti e venivano consumati dai cacciatori-raccoglitori molto prima dello svilupppo dell’agricoltura. Ora resta da chiarire definitivamente se questa produzione abbia realmente influenzato l’emergere della coltivazione e della domesticazione”.

“I cacciatori-raccoglitori natufiani sono particolarmente interessanti perchè appartengono ad un periodo di transizione dell’umanità in cui i gruppi umani divennero più sedentari e iniziarono a cambiare la loro dieta”, spiega Tobias Richter, archeologo della stessa Università. “La forma ‘a falce’ delle lame di selce e gli strumenti di pietra rinvenuti nei siti natufiani del Levante ci avevano già indotto a riflettere sul modo di rapportarsi con le piante da parte di questi nostri antenati, ma il pane piatto di Shubayqa 1 è sicuramente la prima prova dell’esistenza di pane nell’antichità e dimostra che la cottura fu un’operazione antecedente la coltivazione delle piante.   In altri termini, la produzione precoce del pane potrebbe essere stata una delle forze trainanti per la nascita della rivoluzione agricola in cui cereali selavatici venivano coltivati per avere fonti più convenienti di cibo”.

I resti di cibo carbonizzato sono stati analizzati con microscopia elettronica in un laboratorio dello University College di Londra dalla ricercatrice Lara Gonzalez Carratero, una esperta di pane preistorico.

“L’identificazione di ‘pane’ o di altri prodotti a base di cereali in archeologia non è semplice”, afferma la Gonzalez Carratero. E’ stato necessario ricorrere alla microscopia elettronica a scansione per identificare le microstrutture e le particelle di ogni cibo carbonizzato”.

“Il pane richiede una lavorazione intensiva che include la macinatura dei cereali, l’impastatura e la cottura e per riconoscere i minuscoli frammenti carbonizzati si è dovuti ricorrere ad un ingrandimento elevato”, afferma Donan Fuller, archeologo dell’UCL.

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