Sappiamo ormai con ragionevole certezza che l’estinzione dei dinosauri è stata causata da un impatto con uno o più meteoriti circa 65 milioni di anni fa. Questo evento ha causato eventi a catena che hanno portato le specie terrestri a subire una grave crisi ecologica, chiamata estinzione di massa, da cui la Terra si sarebbe ripresa solo dopo milioni di anni.
Oggi però simulazioni al computer suggeriscono che eventi simili potrebbero aver portato la vita, o almeno quella più resistente, addirittura fuori dall’atmosfera.
Impatti di asteroidi sulla Terra potrebbero aver contribuito a disseminare la vita presente in forma microbica su detriti lanciati dagli impatti verso Marte, Giove e le sue lune o addirittura fuori del nostro sistema solare. Giove, in particolare, ospita due lune che potrebbero avere le condizioni favorevoli alla vita.
Ovviamente soltanto alcuni dei più resistenti organismi della Terra avrebbero potuto sopravvivere al viaggio.
Lo studio rappresenta un’originale inversione del concetto di “panspermia”, che si occupa di analizzare se sia possibile che la vita sulla Terra sia arrivata grazie agli impatti meteoritici. Allo stesso modo, tuttavia, l’impatto di grossi meteoriti con la Terra avrebbero potuto lanciare detriti con microbi o piccoli organismi resistenti come gli orsi d’acqua (o tardigradi) – che hanno già dimostrato la capacità di sopravvivere alle condizioni estreme dello spazio.
Altre simulazioni precedenti hanno affrontato la probabilità che la Terra possa aver disseminato la vita in altri punti del sistema solare, suggerendo che importi significativi potrebbero essere giunti su Titano, una luna di Saturno.
Mauricio Ruiz-Reyes della Università Nazionale Autonoma del Messico e i suoi colleghi hanno effettuato cinque simulazioni, ognuna con oltre 10 mila particelle espulse dalla superficie della Terra. Ogni simulazione ha considerato impatti di varia violenza, con particelle scagliate a velocità crescenti.
Le particelle sono state poi lasciate sfuggire dall’attrazione gravitazionale della Terra e quindi, in base alla gravità del Sole e dei pianeti, sono state fatte viaggiare per 30 mila anni.
Le analisi hanno mostrato che è possibile che alcuni organismi possano aver raggiunto pianeti e satelliti nel nostro sistema solare in cui una vita microbica può aver luogo. La vera sfida è ora cercare batteri davvero in grado di vivere in condizioni estreme fuori dalla Terra.
lE TEORIE E LE ricerche sono estremamente affascinanti, anche il nosto corpo è un’infinità di universi distanti e vicini fra loro, la panspermia è a mio avviso la teoria più verosimile.