Una stella dal nome impossibile da ricordare, Swift J1822.3-1606 fa parte di una rara famiglia di stelle morte, ossia che hanno consumato tutto il combustibile nucleare ed avevano troppa poca massa per trasformarsi in buchi neri. Questa stella dalla doppia personalità è stata scoperta il 14 luglio 2011 dal telescopio spaziale Swift della NASA, da cui Swift J1822.3-1606, ed è una “magnetar a basso campo magnetico”, che inoltre emette ad intervalli di tempo regolari brevi bagliori di raggi X.
Una magnetar è una stella magnetica, ossia che possiede forti campi magnetici. Ma la caratteristica di emettere onde elettromagnetiche in modo periodico è caratteristico delle Pulsar. LA singolare accoppiata la rende una stella molto particolare, ed è ora possibile vedere una simulazione del suo suo strano comportamento in una animazione realizzata dall’ESA (crediti ESA–C. Carreau).
Attraverso l’animazione i ricercatori vogliono mostrare l’ipotesi che spiegherebbe il comportamento anomalo della stella: si tratterebbe di una stella ‘magnetar’ con un intenso campo magnetico interno che però viene interrotto e frmmentato dalla crosta superficiale della stella, provocando esplosioni di emissione di raggi X.
L’animazione inizia con una ricostruzione del possibile campo magnetico che passa attraverso la crosta della stella, con linee di campo organizzate ad anello intorno alla stella. La superficie poi sfuma per mostrare il campo magnetico interno, che è molte volte più forte del suo campo esterno.
Le magnetar sono un tipo di stella di neutroni, dei residui di stelle massicce che sono collassate su se stesse dopo aver bruciato tutto il loro carburante ed essere esplose come supernove. Di norma, queste stelle emettono intensi impulsi di raggi X e possiedono i campi magnetici più intensi conosciuti nell’Universo.
Le pulsar sono invece stelle di neutroni rotanti con campi magnetici molto più bassi rispetto alle magnetar, ed emettono onde radio mentre ruotano rapidamente. Gli impulsi arrivano fino a noi quando un fascio di emissione di radiazioni punta verso la direzione della Terra, un po’ come il fascio di un faro che per un attimo ci abbaglia.
La stella scoperta di recente sembra essere un ibrido di queste due razze stellari: la struttura stellare appare quella di una pulsar, mentre al suo interno si nasconde un intenso campo magnetico molto simile a quello di una magnetar. Il campo interno è molte volte più forte del suo campo magnetico esterno, il che porta a dover introdurreuna nuova classe di ‘magnetar a campo magnetico debole’.
La scoperta è stata possibile grazie all’unione delle osservazioni di una rete di telescopi, tra cui quello della NASA, il Rossi X-Ray Timing Explorer, il Chandra X-ray Observatory, l’XMM-Newton dell’ESA e il satellite Suzaku del Giappone, così come il Gran Telescopio Canarias e il telescopio di Green Bank.
Oltre a questa magnetar, esiste solo un’altra stella con queste caratteristiche, ed è stata scoperta nel 2010. La scoperta di due membri di questa nuova famiglia di stelle rafforza tra i ricercatori l’idea che in fondo le magnetar con un comportamento simile non devono essere poi così rare nell’Universo.
Fonte: Agenzia spaziale europea
Immagine: NASA / CXC / M.Weiss