Il 31 maggio 2013, l’asteroide 1998 QE2 passerà vicino – si fa per dire – alla Terra, permettendo agli astronomi di osservarlo con diversi radiotelescopi. Il non raro passaggio ravvicinato di un oggetto “Near Earth”, come si dice in gergo, è sempre motivo di eccitazione e agitazione tra gli astronomi.
L’asteroide 1998 QE2 non passerà a distanza da allarme rosso, ma solo a 5,8 milioni di km, ovvero circa 15 volte la distanza tra la Terra e la Luna. Allo stesso modo, QE2 è di grande interesse per gli astronomi e gli scienziati, non tanto quelli che si dedicano alla ricerca di asteroidi pericolosi, ma per coloro che si dilettano di astronomia radar e hanno un telescopio radar da almeno 70 metri a loro disposizione.
“L’asteroide 1998 QE2 sarà un obiettivo perfetto per i radiotelescopi di Goldstone e Arecibo e ci aspettiamo di ottenere una serie di immagini ad alta risoluzione che potrebbero rivelare una ricchezza di caratteristiche di superficie”, ha detto l’astronomo Lance Benner radar, il ricercatore principale presso il radar di Goldstone per il Jet Propulsion Laboratory della Nasa a Pasadena, in California.
“Ogni volta che un asteroide si avvicina così alla Terra ci fornisce un’importante opportunità scientifica per studiarlo in dettaglio e capire dimensione, forma, rotazione, caratteristiche della superficie, e cosa questo oggetto può dirci sulla sua origine. Useremo anche i radar per misurare precisamente la distanza l’asteroide e la sua velocità, per migliorare i calcoli della sua orbita e predire il suo moto in futuro, più di quanto è stato possibile fino ad oggi.”
Il massimo avvicinamento dell’asteroide si verificherà il 31 maggio alle 10 di sera, ora italiana.
Ed ora la domanda di rito: cosa succederebbe se questo asteroide cadesse sulla Terra? La prima cosa da chiedersi per rispondere a tale domanda è la sua dimensione. Poiché la dimensione stimata della roccia spaziale è di circa 2,7 km, se cadesse sulla Terra probabilmente spazzerebbe via buona parte dell’umanità e del resto delle specie viventi in pochissimo tempo, proprio come successe 65 milioni di anni fa, quando un asteroide simile cadde nell’attuale Golfo del Messico, provocando un’estinzione a catena che fece scomparire moltissime specie, tra le quali i dinosauri non aviani.
Proprio per evitare che un silente e mortale asteroide o una cometa possano colpire la terra indisturbati, la Nasa ha avviato un programma di monitoraggio degli oggetti “NEO” (Near Earth Objects, oggetti vicini alla Terra) che vuole proteggere il nostro pianeta da una possibile minaccia.
Ad oggi, questo programma ha permesso di scoprire oltre il 98 per cento dei NEO conosciuti. Nel 2012, il bilancio del programma NEO è stato aumentato da 6 milioni a 20 milioni di dollari.