Il rover della Nasa Curiosity ha avuto un problema, per questo motivo, infatti, è in modalità safe mode. Il rover ha dovuto così ridurre le sue “funzioni vitali” visto che il computer di bordo ha rilevato un anomalia ed ogni attività di ricerca, per ora, è stata sospesa.
Curiosity, lanciato il 26 novembre 2011 ed atterrato su Marte il 6 agosto del 2012, rientra nella missione di esplorazione della Nasa, detta Mars Science Laboratory (MSL) ed ha come oggetto di studio il Pianeta Rosso. La durata della missione è prevista in almeno un anno marziano (circa 2 anni terrestri) e lo scopo della missione sarà quello di studiare il pianeta Marte cercando di analizzare e capire se su di esso ci siano oppure ci sono stati i presupposti per la vita.
Tutti gli appassionati e gli studiosi si ricorderanno che subito dopo l’atterraggio, il rover Curiosity ha cominciato ad inviare delle immagini dalla superficie marziana. Ora, però, il rover ha un problema e come già detto, si trova in modalità safe mode, tuttavia, nonostante la situazione in cui si trovi sia critica, Curiosity continua a comunicare con i ricercatori e a mantenere i contatti con la Terra, inviando ci informazioni sul suo stato.
Attualmente, il rover si trova vicino ad un’area dove si registrano delle striature nel terreno, forse, dovute all’evaporazione di acqua che ha lasciato sul suolo marziano delle tracce di sali minerali ma per ora gli studiosi sono concordi sul fatto che non verrà effettuato alcun campionamento del suolo e non appena Curiosity si rimetterà in sesto, le analisi dell’area avverranno solo attraverso le fotografie.
Cosa sia successo a bordo del rover non è tuttora chiaro, anche se sembra che vi sia stato un problema tecnico tra il software di elaborazione della fotocamera e i dati che arrivano ad esso. La priorità, per adesso, e capire bene quale sia il problema e superarlo in modo che il rover torni ad essere operativo a tutti gli effetti, come lo era prima di guastarsi.
Tuttavia, non è la prima volta che Curiosity si trovi in una situazione analoga, già, in passato, delle situazioni molto simili a questa si sono verificate. Ad esempio, nel 2013, il rover si è guastato per ben tre volte a causa di problemi di software, che però sembrerebbero siano stati più facili da risolvere rispetto al problema attuale. Per adesso la cosa migliore da fare è quella di non perdere le speranze e di restare fiduciosi sul fatto che Curiosity si riprenda e ritorni ad essere operativo sotto ogni aspetto.