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Soyuz con tre membri di equipaggio atterrata senza problemi in Kazakistan

Una capsula russa Soyuz si è sganciata dalla Stazione Spaziale Internazionale ed è atterrata sulla Terra domenica senza problemi, concludendo una missione durata oltre 4 mesi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 17.09.2012

Una capsula russa Soyuz con un equipaggio composto da un’astronauta americano e due cosmonauti russi si è sganciata dalla Stazione Spaziale Internazionale ed è atterrata sulla Terra domenica senza problemi, concludendo una missione durata oltre 4 mesi.

L’ingegnere di Volo Joe Acaba della NASA, il comandante Gennady Padalka e l’ingegnere di volo Sergei Revin della agenzia spaziale russa si sono sganciati con la loro Soyuz TMA-04M dalla stazione spaziale 9 minuti dopo la mezzanotte di domenica in Italia sbarcando a nord di Arkalyk, in Kazakistan, alle 3.53 ora italiana (le 08.53 del mattino in Kazakistan). Il trio è arrivato alla Stazione Spaziale lo scorso 17 maggio e ha trascorso 125 giorni nello spazio, 123 dei quali a bordo del laboratorio orbitante.

Dopo che la capsula Soyuz si è separata dalla stazione spaziale, l’astronauta della NASA Sunita Williams ha preso il comando della Stazione. Williams è la seconda donna a comandare la stazione. Lei ed i suoi compagni, il cosmonauta russo Yuri Malenchenko e Akihiko Hoshide dell’Agenzia Spaziale Giapponese, lavoreranno a bordo della stazione fino all’arrivo di tre nuovi membri dell’equipaggio a metà ottobre.

Soyuz, fonte ESA

Acaba, Padalka e Revin hanno orbitato attorno alla Terra 2.000 volte. Padalka si colloca al quarto posto per il maggior numero di giorni trascorsi nello spazio – con un totale di 711 giorni durante quattro voli.

“Mi sento benissimo”, ha detto Padalka, avvolto in una coperta blu, sorridente mentre sorseggiava tè caldo mentre il personale medico gli asciugava il sudore dalla fronte.

“Questo è stato il mio quarto volo, e quindi non è stato niente di straordinario”, ha detto, sembrando rilassato. Durante la sua permanenza presso la stazione orbitale, Padalka ha condotto una passeggiata nello spazio di sei ore il 20 agosto per trasferire una gru, lanciare un piccolo satellite scientifico e installare scudi per proteggere il modulo di comando Zvezda della stazione da micrometeoroidi.

Presto un altro trio – Kevin Ford, Oleg Novitsky e Evgenij Tarelkin – partiranno dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. La nuova missione, prevista per il 15 ottobre, è stata ritardata di circa una settimana a causa di un problema tecnico con le apparecchiature a bordo della Soyuz.

“Abbiamo avuto un dubbio su uno dei dispositivi. Abbiamo deciso di cambiarlo, e per testare quello nuovo il lancio è stato rimandato di una settimana”, ha detto  Vladimir Popovkin, capo missione dell’Agenzia Spaziale Russa.

Dal momento del ritiro delle navette spaziali Shuttle degli Stati Uniti lo scorso anno, la tecnologia spaziale russa è l’unica attualmente in grado di portare sulla Stazione Spaziale Internazionale equipaggi umani, ad un costo di circa 50 milioni di euro a persona.

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